Lo studio del sistema di smaltimento di Pompei, e in particolar modo del settore centro-meridionale della città, ha messo in evidenza la forte complementarità tra la pianta urbana e la regimentazione delle acque reflue, aspetti fortemente integrativi ed essenziali ai meccanismi di funzionamento della città stessa. Se nella diacronia dello sviluppo urbano della città l’attenzione alla regimentazione e allo smaltimento delle acque rimane uno dei presupposti dell’evoluzione urbanistica ed architettonica di Pompei, la migliore soluzione a tale necessità viene raggiunta a partire dagli ultimi anni del II a.C. è questo il momento in cui a Pompei, in occasione di un ampio programma di rinnovamento edilizio che investe l’intero spazio urbano, risultano applicati complessi sistemi di convogliamento sotterraneo funzionali all’evacuazione extra moenia delle acque. In tale quadro il manufatto più eloquente e maggiormente esemplificativo risulta essere l’ampio collettore della valle stabiana, del quale per la prima volta in questa sede si presentano sia uno studio storico-archeologico complessivo sia un’analisi sistematica della struttura e dei suoi annessi, a partire dal suo avvio, lungo la via dell’abbondanza, fino al punto di evacuazione, individuato tra il Quadriportico dei Teatri e il Foro Triangolare.
La cloaca della valle stabiana a Pompei. Struttura, funzione e cronologia di un apparato del sistema delle acque meteoriche e reflue della città tardo-sannitica e romana / Giletti, Federico. - In: THIASOS. - ISSN 2279-7297. - 13:(2024), pp. 53-82.
La cloaca della valle stabiana a Pompei. Struttura, funzione e cronologia di un apparato del sistema delle acque meteoriche e reflue della città tardo-sannitica e romana
Federico Giletti
2024
Abstract
Lo studio del sistema di smaltimento di Pompei, e in particolar modo del settore centro-meridionale della città, ha messo in evidenza la forte complementarità tra la pianta urbana e la regimentazione delle acque reflue, aspetti fortemente integrativi ed essenziali ai meccanismi di funzionamento della città stessa. Se nella diacronia dello sviluppo urbano della città l’attenzione alla regimentazione e allo smaltimento delle acque rimane uno dei presupposti dell’evoluzione urbanistica ed architettonica di Pompei, la migliore soluzione a tale necessità viene raggiunta a partire dagli ultimi anni del II a.C. è questo il momento in cui a Pompei, in occasione di un ampio programma di rinnovamento edilizio che investe l’intero spazio urbano, risultano applicati complessi sistemi di convogliamento sotterraneo funzionali all’evacuazione extra moenia delle acque. In tale quadro il manufatto più eloquente e maggiormente esemplificativo risulta essere l’ampio collettore della valle stabiana, del quale per la prima volta in questa sede si presentano sia uno studio storico-archeologico complessivo sia un’analisi sistematica della struttura e dei suoi annessi, a partire dal suo avvio, lungo la via dell’abbondanza, fino al punto di evacuazione, individuato tra il Quadriportico dei Teatri e il Foro Triangolare.| File | Dimensione | Formato | |
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