Il contributo analizza il contenuto della Direttiva (UE) 2023/2225 sul credito ai consumatori (CCD II), con particolare riferimento all’art. 18, che impone al finanziatore di valutare il merito creditizio del consumatore prima della conclusione del contratto di credito. La disposizione introduce una disciplina più dettagliata rispetto al passato, richiamando espressamente il principio del prestito responsabile e prevedendo, tra l’altro, un espresso obbligo di astensione in caso di esito negativo della valutazione, nonché specifiche garanzie per i casi in cui essa comporti il ricorso al trattamento automatizzato di dati personali. Dopo aver esaminato le principali novità, l’analisi si sofferma sull’annosa questione delle conseguenze privatistiche derivanti dalla violazione delle regole sul merito di credito, evidenziando l’opportunità che, in sede di recepimento della direttiva, il legislatore introduca disposizioni specifiche al riguardo. Il contributo si conclude con l’esame dell’art. 19, che disciplina la gestione, l’accesso e l’utilizzo delle banche dati, ormai centrali ai fini della valutazione.
Obbligo di valutazione del merito creditizio del consumatore e regole in materia di banche dati / Valenza, Calogero Alberto. - In: RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO DELL’ECONOMIA. - ISSN 2036-4873. - Supplemento al n. 4(2024), pp. 246-287.
Obbligo di valutazione del merito creditizio del consumatore e regole in materia di banche dati
Calogero Alberto Valenza
2024
Abstract
Il contributo analizza il contenuto della Direttiva (UE) 2023/2225 sul credito ai consumatori (CCD II), con particolare riferimento all’art. 18, che impone al finanziatore di valutare il merito creditizio del consumatore prima della conclusione del contratto di credito. La disposizione introduce una disciplina più dettagliata rispetto al passato, richiamando espressamente il principio del prestito responsabile e prevedendo, tra l’altro, un espresso obbligo di astensione in caso di esito negativo della valutazione, nonché specifiche garanzie per i casi in cui essa comporti il ricorso al trattamento automatizzato di dati personali. Dopo aver esaminato le principali novità, l’analisi si sofferma sull’annosa questione delle conseguenze privatistiche derivanti dalla violazione delle regole sul merito di credito, evidenziando l’opportunità che, in sede di recepimento della direttiva, il legislatore introduca disposizioni specifiche al riguardo. Il contributo si conclude con l’esame dell’art. 19, che disciplina la gestione, l’accesso e l’utilizzo delle banche dati, ormai centrali ai fini della valutazione.| File | Dimensione | Formato | |
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