L’affermazione capillare dell’IA riduce prepotentemente il ruolo dell’interpretazione, infatti discuterne può addirittura risultare anacronistico, considerata l’archiviazione del dubbio, a favore di un’esattezza algoritmica che nulla condivide con il principio di certezza, se non gli esiti della ragione sufficiente. Mentre il mondo è attraversato dal capitalismo digitale e dalle nuove tecnologie che orientano i contenuti del diritto, ci si interroga sui limiti del potere legislativo e giudiziario. Si evidenzia l’eccesso creativo riferito ad una determinata giurisprudenza che pretende di sostituirsi alla legislazione: creare sino a legiferare, senza legittimazione alcuna. Ritorna il quesito: interpretazione o istituzione di nuovo diritto? Si decreta che le sentenze non abbiano il ruolo di fonte! Che novità! Non sarà la solita disputa che rischia di sovvertire le questioni, radicalizzando posizioni opposte? È una questione reale? O si tratta dell’ultima distrazione per evitare che il diritto, riprendendo il proprio ruolo, si occupi dei problemi sostanziali dell’attuale società pervasa dal capitalismo digitale?

Possiamo ancora dirci interpreti? Interpretazione, legislatori, giudici e giuristi / Avitabile, Luisa. - In: RIVISTA ITALIANA PER LE SCIENZE GIURIDICHE. - ISSN 0390-6760. - (2024), pp. 227-240.

Possiamo ancora dirci interpreti? Interpretazione, legislatori, giudici e giuristi

luisa avitabile
2024

Abstract

L’affermazione capillare dell’IA riduce prepotentemente il ruolo dell’interpretazione, infatti discuterne può addirittura risultare anacronistico, considerata l’archiviazione del dubbio, a favore di un’esattezza algoritmica che nulla condivide con il principio di certezza, se non gli esiti della ragione sufficiente. Mentre il mondo è attraversato dal capitalismo digitale e dalle nuove tecnologie che orientano i contenuti del diritto, ci si interroga sui limiti del potere legislativo e giudiziario. Si evidenzia l’eccesso creativo riferito ad una determinata giurisprudenza che pretende di sostituirsi alla legislazione: creare sino a legiferare, senza legittimazione alcuna. Ritorna il quesito: interpretazione o istituzione di nuovo diritto? Si decreta che le sentenze non abbiano il ruolo di fonte! Che novità! Non sarà la solita disputa che rischia di sovvertire le questioni, radicalizzando posizioni opposte? È una questione reale? O si tratta dell’ultima distrazione per evitare che il diritto, riprendendo il proprio ruolo, si occupi dei problemi sostanziali dell’attuale società pervasa dal capitalismo digitale?
2024
giurista; ermeneutica; legge; giurisprudenza
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Possiamo ancora dirci interpreti? Interpretazione, legislatori, giudici e giuristi / Avitabile, Luisa. - In: RIVISTA ITALIANA PER LE SCIENZE GIURIDICHE. - ISSN 0390-6760. - (2024), pp. 227-240.
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