The article explores the ontology of contemporary television series, focusing on their relationship with everyday life and their reflective capacity. Through the intimacy of the television medium, series integrate into daily rhythms, educating viewers in complexity and offering a critical representation of the present. Drawing on Stanley Cavell, Donatelli argues that television functions as a monitor of reality, creating a sense of familiarity that masks a deeper cultural and existential crisis. Television series thus emerge as aesthetic and critical tools capable of interrogating contemporary culture, placing domestic familiarity in tension with a sense of global uninhabitability.

L’articolo esplora l’ontologia delle serie televisive contemporanee, analizzando il loro rapporto con la vita quotidiana e la loro capacità riflessiva. Attraverso l’intimità del medium televisivo, le serie si inseriscono nei ritmi ordinari, educando lo spettatore alla complessità e offrendo una rappresentazione critica del presente. Donatelli, seguendo Stanley Cavell, evidenzia come la televisione operi come monitor della realtà, instaurando un senso di familiarità che però cela la percezione di una crisi profonda. Le serie diventano così strumenti estetici e critici capaci di interrogare la nostra cultura, ponendo in tensione il conforto domestico e l’inabitabilità del mondo.

Le serie alla fine del mondo / Donatelli, Piergiorgio. - In: FATA MORGANA. - ISSN 1970-5786. - 17:54(2024), pp. 21-40.

Le serie alla fine del mondo

Donatelli, Piergiorgio
2024

Abstract

The article explores the ontology of contemporary television series, focusing on their relationship with everyday life and their reflective capacity. Through the intimacy of the television medium, series integrate into daily rhythms, educating viewers in complexity and offering a critical representation of the present. Drawing on Stanley Cavell, Donatelli argues that television functions as a monitor of reality, creating a sense of familiarity that masks a deeper cultural and existential crisis. Television series thus emerge as aesthetic and critical tools capable of interrogating contemporary culture, placing domestic familiarity in tension with a sense of global uninhabitability.
2024
L’articolo esplora l’ontologia delle serie televisive contemporanee, analizzando il loro rapporto con la vita quotidiana e la loro capacità riflessiva. Attraverso l’intimità del medium televisivo, le serie si inseriscono nei ritmi ordinari, educando lo spettatore alla complessità e offrendo una rappresentazione critica del presente. Donatelli, seguendo Stanley Cavell, evidenzia come la televisione operi come monitor della realtà, instaurando un senso di familiarità che però cela la percezione di una crisi profonda. Le serie diventano così strumenti estetici e critici capaci di interrogare la nostra cultura, ponendo in tensione il conforto domestico e l’inabitabilità del mondo.
Tv series; Stanley Cavell; ontology of television; ordinary
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Le serie alla fine del mondo / Donatelli, Piergiorgio. - In: FATA MORGANA. - ISSN 1970-5786. - 17:54(2024), pp. 21-40.
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