La Corte di Giustizia dell’Unione Europea mette in discussione il sistema FIFA sui trasferimenti internazionali, sollevando interrogativi sulla libera circolazione dei calciatori e la stabilità contrattuale dei club. Secondo la Corte, le norme FIFA sul Regolamento in materia di Status e Trasferimento dei Calciatori violerebbero la disciplina sulla libera circolazione dei lavoratori, protetta dall’articolo 45 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, poiché costituirebbero un ostacolo al trasferimento internazionale dei calciatori professionisti dal momento in cui le stesse impongono particolari rischi di ordine legale e finanziario, oltre che sportivo, in capo ai calciatori che recedono dal loro rapporto di lavoro senza una giusta causa. Inoltre, la combinazione delle norme delle RSTP restringerebbe la concorrenza, limitando il gioco competitivo dei vari club ex articolo 101 TFUE. I club, infatti, non sarebbero liberi di tesserare i calciatori che sono parte di un rapporto contrattuale interrotto patologicamente - vale a dire in concomitanza di un recesso senza giusta causa. È la stessa Corte a far rilevare, poi, che le RSTP impongono una restrizione per oggetto “generalizzata drastica e permanente”, spingendosi peraltro a fornire una lettura del tutto innovativa di tali restrizioni. Come meglio illustrato nei paragrafi che seguono, le pratiche anticoncorrenziali di specie si identificherebbero in accordi di non assunzione (c.d. no-poaching agreemnts), idonei a cristallizzare artificiosamente i mercati nazionali e locali e ad impedire un avanzamento verso posizioni lavorative sempre più qualificate per i calciatori. La sentenza Diarra della Corte ha avuto un impatto rilevante sul mondo del calcio, dando origine a nuovi sviluppi sul sistema dei trasferimenti internazionali dei calciatori.
La sentenza Diarra e il futuro del sistema dei trasferimenti nel calcio: confronto tra principi europei e norme FIFA / Caprara, LORENZO VITTORIO; Venturi Ferriolo, Federico; Sodano, Adele; Cannata, Martina. - In: LAVORO, DIRITTI, EUROPA. - ISSN 2611-3783. - 1/2025:(2025), pp. 1-16.
La sentenza Diarra e il futuro del sistema dei trasferimenti nel calcio: confronto tra principi europei e norme FIFA
Lorenzo Vittorio Caprara
;
2025
Abstract
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea mette in discussione il sistema FIFA sui trasferimenti internazionali, sollevando interrogativi sulla libera circolazione dei calciatori e la stabilità contrattuale dei club. Secondo la Corte, le norme FIFA sul Regolamento in materia di Status e Trasferimento dei Calciatori violerebbero la disciplina sulla libera circolazione dei lavoratori, protetta dall’articolo 45 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, poiché costituirebbero un ostacolo al trasferimento internazionale dei calciatori professionisti dal momento in cui le stesse impongono particolari rischi di ordine legale e finanziario, oltre che sportivo, in capo ai calciatori che recedono dal loro rapporto di lavoro senza una giusta causa. Inoltre, la combinazione delle norme delle RSTP restringerebbe la concorrenza, limitando il gioco competitivo dei vari club ex articolo 101 TFUE. I club, infatti, non sarebbero liberi di tesserare i calciatori che sono parte di un rapporto contrattuale interrotto patologicamente - vale a dire in concomitanza di un recesso senza giusta causa. È la stessa Corte a far rilevare, poi, che le RSTP impongono una restrizione per oggetto “generalizzata drastica e permanente”, spingendosi peraltro a fornire una lettura del tutto innovativa di tali restrizioni. Come meglio illustrato nei paragrafi che seguono, le pratiche anticoncorrenziali di specie si identificherebbero in accordi di non assunzione (c.d. no-poaching agreemnts), idonei a cristallizzare artificiosamente i mercati nazionali e locali e ad impedire un avanzamento verso posizioni lavorative sempre più qualificate per i calciatori. La sentenza Diarra della Corte ha avuto un impatto rilevante sul mondo del calcio, dando origine a nuovi sviluppi sul sistema dei trasferimenti internazionali dei calciatori.| File | Dimensione | Formato | |
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