Conceived under the influence of the Fathers of the nascent Pauline Congregation of the Pious Schools and the strict observance of postridentine treatises on sacred art and representation, Alò Giovannoli’s sacred topography of Roma antica (1616) introduces in its views, inspired by Étienne Dupérac’s Vestigi dell’Antichità di Roma (1575), the association of ancient and modern places of the city with Christian memories. This article briefly outlines the religious context from which Giovannoli drew his inspiration and presents his unpublished will in which he designates as his universal heirs in equal parts the confraternities of San Giovanni Decollato della Misericordia and of San Bernardino, both in Civita Castellana his native town, but also leaves as a legacy to the Pauline Congregation of the Pious Schools several properties including a small house in Civita Castellana to be transformed in a church for the Pious Schools, all his copper plates on antiquity (“rami dell’antichità”), all the paintings after prints, half of his surveys and half of his music books, an element that would indicate the mature musical education of the miniaturist and engraver Giovannoli.

Concepita sotto l’influenza dei Padri della nascente Congregazione Paolina delle Scuole Pie e la rigorosa osservanza della trattatistica postridentina in materia di arte e rappresentazione sacra, la topografia sacra di Roma antica (1616) di Alò Giovannoli introduce nelle sue vedute, ispirate ai Vestigi dell’Antichità di Roma (1575) di Étienne Dupérac, l’associazione dei luoghi antichi e moderni dell’Urbe alle memorie cristiane. Nel contributo, oltre a delineare brevemente il contesto religioso dal quale Giovannoli poté trarre ispirazione, si presenta come documento inedito il testamento dove egli, oltre a designare come suoi eredi universali in parti uguali le confraternite di San Giovanni Decollato della Misericordia e quella di San Bernardino entrambe di Civita Castellana sua città nativa, lascia in ragione di legato alla Congregazione Paolina delle Scuole Pie diversi beni tra cui un casalino a Civita Castellana da ridurre in chiesa per le Scuole Pie, e tutti “i rami dell’antichità” e “tutte le pitture di stampe”, la metà dei “rilievi” e la metà dei “libri di musica”, elemento che indicherebbe un’ampia formazione e maturità musicale del miniaturista e incisore Giovannoli.

La città devozionale del primo Seicento nella Roma antica di Alò Giovannoli / Tabarrini, Marisa. - In: BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI PER LA STORIA DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 2531-7903. - 8(2024), pp. 115-124.

La città devozionale del primo Seicento nella Roma antica di Alò Giovannoli

Tabarrini Marisa
2024

Abstract

Conceived under the influence of the Fathers of the nascent Pauline Congregation of the Pious Schools and the strict observance of postridentine treatises on sacred art and representation, Alò Giovannoli’s sacred topography of Roma antica (1616) introduces in its views, inspired by Étienne Dupérac’s Vestigi dell’Antichità di Roma (1575), the association of ancient and modern places of the city with Christian memories. This article briefly outlines the religious context from which Giovannoli drew his inspiration and presents his unpublished will in which he designates as his universal heirs in equal parts the confraternities of San Giovanni Decollato della Misericordia and of San Bernardino, both in Civita Castellana his native town, but also leaves as a legacy to the Pauline Congregation of the Pious Schools several properties including a small house in Civita Castellana to be transformed in a church for the Pious Schools, all his copper plates on antiquity (“rami dell’antichità”), all the paintings after prints, half of his surveys and half of his music books, an element that would indicate the mature musical education of the miniaturist and engraver Giovannoli.
2024
Concepita sotto l’influenza dei Padri della nascente Congregazione Paolina delle Scuole Pie e la rigorosa osservanza della trattatistica postridentina in materia di arte e rappresentazione sacra, la topografia sacra di Roma antica (1616) di Alò Giovannoli introduce nelle sue vedute, ispirate ai Vestigi dell’Antichità di Roma (1575) di Étienne Dupérac, l’associazione dei luoghi antichi e moderni dell’Urbe alle memorie cristiane. Nel contributo, oltre a delineare brevemente il contesto religioso dal quale Giovannoli poté trarre ispirazione, si presenta come documento inedito il testamento dove egli, oltre a designare come suoi eredi universali in parti uguali le confraternite di San Giovanni Decollato della Misericordia e quella di San Bernardino entrambe di Civita Castellana sua città nativa, lascia in ragione di legato alla Congregazione Paolina delle Scuole Pie diversi beni tra cui un casalino a Civita Castellana da ridurre in chiesa per le Scuole Pie, e tutti “i rami dell’antichità” e “tutte le pitture di stampe”, la metà dei “rilievi” e la metà dei “libri di musica”, elemento che indicherebbe un’ampia formazione e maturità musicale del miniaturista e incisore Giovannoli.
Alò Giovannoli, Roma antica, primo Seicento, Scuole Pie
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La città devozionale del primo Seicento nella Roma antica di Alò Giovannoli / Tabarrini, Marisa. - In: BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI PER LA STORIA DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 2531-7903. - 8(2024), pp. 115-124.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1736835
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