Delle competenze o del curricolo in prospettiva interculturale e, meglio, transculturale? Tra ricerca-azione e formazione-supervisione degli insegnanti

L’articolo entra nel merito del DPCM 224/2023, soprattutto in rapporto al contributo dei “Fondamenti di pedagogia generale, sociale e interculturale”, e si concentra sulla conoscenza e la progettazione pedagogica e didattica, nell’ambito dell’educazione degli adulti, con riferimento al curricolo – parallelamente – scolastico e accademico (da ri-pensare) in prospettiva (ecologica e sociale) interculturale e, meglio, transculturale. Dunque, considerando i fattori sociali, culturali e psicologici (di tipo cognitivo e affettivo) che segnano la migrazione, insiste – tramite una costante retroazione tra quadro teorico e trasposizione nella prassi – a) oltre le competenze, sulla costruzione di curricoli funzionali sia all’alfabetizzazione linguistica e ai saperi, sia alla socializzazione e al gruppo che fa lavoro di gruppo, b) sulla messa a punto di strumenti di ricerca e strategie di intervento smarcati da appiattimenti sociologici, etnocentrismi e riduzionismi dei fattori psicologici, c) sulla rete di servizi, agenzie e attori del territorio a vantaggio dell’inclusione e dell’integrazione culturale e sociale e di una presa in carico integrata (includendo famiglie e comunità di affido educativo), d) sulla formazione e la supervisione degli insegnanti (e di altre professioni di settore) e sul contributo dei dirigenti scolastici.