La società sudarabica del I millennio a.C. era una civiltà prevalentemente sedentaria, radicata in centri urbani e villaggi agricoli, strutturata gerarchicamente in affiliazioni tribali. Tali tribù erano piuttosto unità sociali ed economiche che andavano oltre la mera genealogia e potevano organizzarsi in entità politiche più ampie. Il termine bayt (“casa”) è quello che più si avvicina a definire il concetto di famiglia o di clan esteso, ed era legato ad un concetto più ampio di parentela. Iscrizioni ed evidenze archeologiche, come quelle provenienti da Tamnaʿ e dalla vicina necropoli di Ḥayd bin ʿAqīl, gettano luce sui legami sociali di questo centro urbano e sulle strutture familiari, con iscrizioni funerarie che collegano i luoghi di sepoltura a grandi gruppi familiari. I dati onomastici possono inoltre offrire spunti sulle pratiche matrimoniali, rivelando dinamiche diversificate. Sebbene il ruolo delle donne fosse in gran parte subordinato, emergono casi in cui alcune di esse si erano ritagliate margini di autonomia, anche sul piano finanziario. Alcune fonti, sia interne che esterne, sembrano inoltre accennare a casi particolari di organizzazione familiare, come farebbero supporre le possibili tracce di matrilinearità o i presunti casi di poliandria. Tuttavia, la società sudarabica appare perlopiù orientata verso relazioni monogame all’interno di una struttura prevalentemente patriarcale.
Family organization in pre-Islamic South Arabian society: some insights from textual and archaeological data / Agostini, Alessio. - In: ORIGINI. - ISSN 0474-6805. - 48:(2024), pp. 285-300. [10.48235/1160]
Family organization in pre-Islamic South Arabian society: some insights from textual and archaeological data
Alessio AgostiniPrimo
Writing – Original Draft Preparation
2024
Abstract
La società sudarabica del I millennio a.C. era una civiltà prevalentemente sedentaria, radicata in centri urbani e villaggi agricoli, strutturata gerarchicamente in affiliazioni tribali. Tali tribù erano piuttosto unità sociali ed economiche che andavano oltre la mera genealogia e potevano organizzarsi in entità politiche più ampie. Il termine bayt (“casa”) è quello che più si avvicina a definire il concetto di famiglia o di clan esteso, ed era legato ad un concetto più ampio di parentela. Iscrizioni ed evidenze archeologiche, come quelle provenienti da Tamnaʿ e dalla vicina necropoli di Ḥayd bin ʿAqīl, gettano luce sui legami sociali di questo centro urbano e sulle strutture familiari, con iscrizioni funerarie che collegano i luoghi di sepoltura a grandi gruppi familiari. I dati onomastici possono inoltre offrire spunti sulle pratiche matrimoniali, rivelando dinamiche diversificate. Sebbene il ruolo delle donne fosse in gran parte subordinato, emergono casi in cui alcune di esse si erano ritagliate margini di autonomia, anche sul piano finanziario. Alcune fonti, sia interne che esterne, sembrano inoltre accennare a casi particolari di organizzazione familiare, come farebbero supporre le possibili tracce di matrilinearità o i presunti casi di poliandria. Tuttavia, la società sudarabica appare perlopiù orientata verso relazioni monogame all’interno di una struttura prevalentemente patriarcale.| File | Dimensione | Formato | |
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