The inversely proportional relationship between the worsening of climate change and the hesitancy of responses that the world of politics and economics manage to provide has led us to dedicate an entire issue of the Review to these themes; acknowledging that Architecture cannot be passive subject but an active one in the construction of a new ecological awareness; and that it can be driven only by through a different culture of design. The Laudato Si' encyclical, normally cited for its economic content, also raises numerous questions that our disciplines have been pondering for years. What is the beauty we seek? Is it an abstract design or does it fit into what the Pope defines as "another kind of beauty: the quality of people's lives, their harmony with the environment, encounter, and mutual assistance"? We intend to provoke a non-formal reflection on how the ecological challenge – and more generally, the challenge of an economic model not based solely on consumption – questions our disciplines in an integral, interdisciplinary sense, asking for a holistic approach to beauty in the most total, complete sense of the term. The Rassegna aims to reflect, without any prejudice, in a not ideological manner (starting from our disciplines), on what Pope Francis's thought – surely one of the greatest leaders and thinkers of our time – has sparked in the global debate on the future of humanity. His speeches on the economy, ecology, cities, and social models have opened a secular debate on the responsibility of culture (in its various manifestations) in the construction and reconstruction of the world, from which I believe neither architecture nor urban planning can abstain.

il rapporto inversamente proporzionale fra l’aggravarsi del cambiamento climatico e la timidezza delle risposte che il mondo della politica e dell’economia riescono a dare, ci hanno indotto a dedicare un intero numero di Rassegna a questi temi; nella consapevolezza che l’Architettura non può essere un soggetto passivo ma attivo nella costruzione di una nuova consapevolezza ecologica attraverso una diversa cultura del progetto. L’enciclica Laudato Si’, normalmente citata per il suo contenuto economico, pone anche numerose questioni sulle quali le nostre discipline si interrogano da anni. Qual è la bellezza che cerchiamo? È un disegno astratto o si inserisce in quello che il Papa definisce “un altro tipo di bellezza: la qualità della vita delle persone, la loro armonia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco”. Il nostro intendimento è quello di provocare una riflessione non formale sul modo in cui la sfida ecologica – e più in generale la sfida di un modello non basato sul solo consumo – interroga le nostre discipline in senso integrale, interdisciplinare. E indagare così una via olistica alla bellezza nella accezione più totale, intera, del termine. Rassegna si popone di riflettere in modo laico (partendo dalle nostre discipline) su ciò che il pensiero di Papa Francesco - sicuramente uno dei più grandi leader e pensatori del nostro tempo - ha suscitato nel dibattito mondiale sul futuro dell’umanità. I suoi discorsi sulla economia, sull’ecologia, sulle città, sui modelli sociali hanno aperto un dibattito laico sulla responsabilità della cultura (nelle sue diverse declinazioni) nella costruzione e ricostruzione del mondo cui credo né l’architettura né l’urbanistica possono sottrarsi.

Laudato si’. Prospettive per un’architettura integrale / Argenti, Maria; de Mendonça, Jose Tolentino. - In: RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA. - ISSN 0392-8608. - 174:(2024), pp. 5-8.

Laudato si’. Prospettive per un’architettura integrale

Argenti, Maria
;
2024

Abstract

The inversely proportional relationship between the worsening of climate change and the hesitancy of responses that the world of politics and economics manage to provide has led us to dedicate an entire issue of the Review to these themes; acknowledging that Architecture cannot be passive subject but an active one in the construction of a new ecological awareness; and that it can be driven only by through a different culture of design. The Laudato Si' encyclical, normally cited for its economic content, also raises numerous questions that our disciplines have been pondering for years. What is the beauty we seek? Is it an abstract design or does it fit into what the Pope defines as "another kind of beauty: the quality of people's lives, their harmony with the environment, encounter, and mutual assistance"? We intend to provoke a non-formal reflection on how the ecological challenge – and more generally, the challenge of an economic model not based solely on consumption – questions our disciplines in an integral, interdisciplinary sense, asking for a holistic approach to beauty in the most total, complete sense of the term. The Rassegna aims to reflect, without any prejudice, in a not ideological manner (starting from our disciplines), on what Pope Francis's thought – surely one of the greatest leaders and thinkers of our time – has sparked in the global debate on the future of humanity. His speeches on the economy, ecology, cities, and social models have opened a secular debate on the responsibility of culture (in its various manifestations) in the construction and reconstruction of the world, from which I believe neither architecture nor urban planning can abstain.
2024
il rapporto inversamente proporzionale fra l’aggravarsi del cambiamento climatico e la timidezza delle risposte che il mondo della politica e dell’economia riescono a dare, ci hanno indotto a dedicare un intero numero di Rassegna a questi temi; nella consapevolezza che l’Architettura non può essere un soggetto passivo ma attivo nella costruzione di una nuova consapevolezza ecologica attraverso una diversa cultura del progetto. L’enciclica Laudato Si’, normalmente citata per il suo contenuto economico, pone anche numerose questioni sulle quali le nostre discipline si interrogano da anni. Qual è la bellezza che cerchiamo? È un disegno astratto o si inserisce in quello che il Papa definisce “un altro tipo di bellezza: la qualità della vita delle persone, la loro armonia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco”. Il nostro intendimento è quello di provocare una riflessione non formale sul modo in cui la sfida ecologica – e più in generale la sfida di un modello non basato sul solo consumo – interroga le nostre discipline in senso integrale, interdisciplinare. E indagare così una via olistica alla bellezza nella accezione più totale, intera, del termine. Rassegna si popone di riflettere in modo laico (partendo dalle nostre discipline) su ciò che il pensiero di Papa Francesco - sicuramente uno dei più grandi leader e pensatori del nostro tempo - ha suscitato nel dibattito mondiale sul futuro dell’umanità. I suoi discorsi sulla economia, sull’ecologia, sulle città, sui modelli sociali hanno aperto un dibattito laico sulla responsabilità della cultura (nelle sue diverse declinazioni) nella costruzione e ricostruzione del mondo cui credo né l’architettura né l’urbanistica possono sottrarsi.
Laudato si’; crisi climatica; sviluppo sostenibile; Yann Arthus-Bertrand; Paolo Pileri; Camillo Magni; Ermínia Maricato; Anna Heringer; Yasmeen Lari
01 Pubblicazione su rivista::01m Editorial/Introduzione in rivista
Laudato si’. Prospettive per un’architettura integrale / Argenti, Maria; de Mendonça, Jose Tolentino. - In: RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA. - ISSN 0392-8608. - 174:(2024), pp. 5-8.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1736323
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