Il termine “lobbying” evoca spesso nel linguaggio comune immagini negative, associate a pratiche sleali di influenza e privilegi riservati ai pochi in grado di esercitare pressione sui pubblici decisori. Viene dipinto, nella maggior parte dei contesti, come un mondo di accordi segreti e incontri di corridoio, dove il potere economico piega le decisioni politiche a proprio vantaggio, allontanandole dal principio della tutela del bene comune e dalla necessità fondamentale di assicurare la trasparenza dei processi democratici. Tuttavia, tale rappresentazione unidimensionale appare, ad uno studio più approfondito, in qualche misura riduttiva e fuorviante. Dietro questo apparente profilo offuscato, infatti, il lobbying nasconde un ruolo di primaria importanza – e certamente crescente – in tutti gli ordinamenti liberaldemocratici stabilizzati. Esso si colloca infatti come un necessario ponte tra rappresentanti e rappresentati, un collegamento inevitabile tra gruppi più o meno organizzati, di diversa natura e colore politico, e il decisore pubblico con il suo entourage.
Enrico Campelli (e Tommaso Landolfo), Il fenomeno del lobbying e il ruolo della regolamentazione negli USA: evoluzione normativa e note comparate, in Nomos. Le attualità nel diritto, n. 2/24 (Rivista Scientifica di fascia “A”). ISSN 2279-7238 / Campelli, Enrico. - In: NOMOS. LE ATTUALITÀ NEL DIRITTO. - ISSN 1120-298X. - (2024).
Enrico Campelli (e Tommaso Landolfo), Il fenomeno del lobbying e il ruolo della regolamentazione negli USA: evoluzione normativa e note comparate, in Nomos. Le attualità nel diritto, n. 2/24 (Rivista Scientifica di fascia “A”). ISSN 2279-7238
Enrico Campelli
2024
Abstract
Il termine “lobbying” evoca spesso nel linguaggio comune immagini negative, associate a pratiche sleali di influenza e privilegi riservati ai pochi in grado di esercitare pressione sui pubblici decisori. Viene dipinto, nella maggior parte dei contesti, come un mondo di accordi segreti e incontri di corridoio, dove il potere economico piega le decisioni politiche a proprio vantaggio, allontanandole dal principio della tutela del bene comune e dalla necessità fondamentale di assicurare la trasparenza dei processi democratici. Tuttavia, tale rappresentazione unidimensionale appare, ad uno studio più approfondito, in qualche misura riduttiva e fuorviante. Dietro questo apparente profilo offuscato, infatti, il lobbying nasconde un ruolo di primaria importanza – e certamente crescente – in tutti gli ordinamenti liberaldemocratici stabilizzati. Esso si colloca infatti come un necessario ponte tra rappresentanti e rappresentati, un collegamento inevitabile tra gruppi più o meno organizzati, di diversa natura e colore politico, e il decisore pubblico con il suo entourage.| File | Dimensione | Formato | |
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