La recente proposta di introdurre il reato di maternità surrogata universale in Italia ha suscitato un ampio dibattito che tocca aspetti legali, etici e sociali. Con il disegno di legge approvato a luglio 2023, recanti modifiche all'articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all'estero da cittadino italiano, si stabilisce che “Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all'estero, il cittadino italiano è punito secondo la legge italiana”. Questo provvedimento, non ancora definitivo, amplia quindi la portata dell'art. 12 della Legge 40 del 2004, che attualmente vieta la pratica entro i confini nazionali, aggiungendo la possibilità di punire chiunque, cittadino italiano, acceda alla maternità surrogata in altri Paesi con sanzioni non di poco conto (tra cui reclusione fino a due anni e multa tra i 600.000 e il milione di euro). L’introduzione di questo reato “universale” è un concetto che si pone come risposta alla convinzione che la maternità surrogata violi principi etici come il diritto alla dignità umana, in considerazione del fatto che il corpo della donna viene visto come un mero contenitore e il nascituro come un prodotto richiesto e impacchettato dai futuri genitori (che possono essere entrambi biologici o meno).

Il reato universale di surrogazione di maternità tra etica, diritti e le nuove frontiere della legalità / Barletta, Mariangela. - (2024).

Il reato universale di surrogazione di maternità tra etica, diritti e le nuove frontiere della legalità

Mariangela Barletta
2024

Abstract

La recente proposta di introdurre il reato di maternità surrogata universale in Italia ha suscitato un ampio dibattito che tocca aspetti legali, etici e sociali. Con il disegno di legge approvato a luglio 2023, recanti modifiche all'articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all'estero da cittadino italiano, si stabilisce che “Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all'estero, il cittadino italiano è punito secondo la legge italiana”. Questo provvedimento, non ancora definitivo, amplia quindi la portata dell'art. 12 della Legge 40 del 2004, che attualmente vieta la pratica entro i confini nazionali, aggiungendo la possibilità di punire chiunque, cittadino italiano, acceda alla maternità surrogata in altri Paesi con sanzioni non di poco conto (tra cui reclusione fino a due anni e multa tra i 600.000 e il milione di euro). L’introduzione di questo reato “universale” è un concetto che si pone come risposta alla convinzione che la maternità surrogata violi principi etici come il diritto alla dignità umana, in considerazione del fatto che il corpo della donna viene visto come un mero contenitore e il nascituro come un prodotto richiesto e impacchettato dai futuri genitori (che possono essere entrambi biologici o meno).
2024
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1735940
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