Digital humanities e patrimoni geografici: dalla generazione delle informazioni all’organizzazione della conoscenza

The material evidence that tells the story of the Institute of Geography at the Sapienza University of Rome consists of heterogeneous material: maps, photographic plates, instruments, globes, models, volumes, letters, manuscripts. Being able to inter-pret and translate the information derived from such evidence is a complex operation, but one that is fundamental in order to produce new knowledge bases. For this pur-pose, information can be integrated in a structured way by resorting to the Ontology-Based Data Access (OBDA) paradigm, an integrated information management system that allows users to query a relational database in order to obtain useful information for research and studies, thus generating new knowledge. The OBDA paradigm, the organisation of taxonomic structures and conceptual representations have directed the choices in information selection, data storage and data organisation methods. The zero level of this process is represented by the catalogue, which constitutes the minimum unit of data structuring and is a fundamental tool for describing resources that, if not ordered, could not be utilised and capitalised upon. The higher level involves the inser-tion of the catalogue cards within a relational structure, i.e. a system that attributes meaning and significance to the work. The relational database constitutes the starting point for the subsequent construction of complex ontological structures.

Le evidenze materiali che raccontano la storia dell’Istituto di Geografia dell’Università Sapienza di Roma sono costituite da materiale eterogeneo: carte geografiche, lastre fotografiche, strumenti, globi, plastici, volumi, lettere, manoscritti. Riuscire a interpretare e tradurre le informazioni derivanti da tali testimonianze è un’operazione com-plessa, ma fondamentale al fine di produrre nuove basi di conoscenza. A questo scopo le informazioni possono essere integrate in modo strutturato ricorrendo al paradigma dell’Ontology-Based Data Access (OBDA), un sistema di gestione integrata delle informa-zioni che permette agli utenti di interrogare un database relazionale al fine di ottenere informazioni utili per ricerche e studi, quindi generare nuova conoscenza. Il paradigma dell’OBDA, l’organizzazione delle strutture tassonomiche e delle rappresentazioni concettuali hanno indirizzato le scelte in fase di selezione delle informazioni, archiviazione dei dati e modalità di organizzazione degli stessi. Il livello zero di questo processo è rappresentato dal catalogo il quale costituisce l’unità minima di strutturazione dei dati ed è uno strumento fondamentale per descrivere le risorse le quali, se non ordinate, non potrebbero essere utilizzate e capitalizzate. Il livello superiore prevede l’inserimento delle schede di catalogo all’interno di una struttura relazionale, ovvero un sistema che attribuisce senso e significato all’opera. Il database relazionale costituisce il punto di partenza per la successiva costruzione di strutture ontologiche complesse.