Il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), costituisce l’80- 90% di tutti i casi di neoplasie maligne polmonari. Osimertinib è stato approvato per il trattamento in prima linea nei pazienti adulti affetti da NSCLC. L’obiettivo dello studio consiste nel valutare l’effectiveness e la tollerabilità presso un centro ospedaliero universitario. È stata eseguita un’analisi retrospettiva delle cartelle cliniche di 54 pazienti in trattamento con Osimertinib nel periodo compreso tra maggio 2018 e giugno 2023. Gli outcomes considerati hanno incluso Best Response (BR), Progression Free Survival (PFS), Overall Survival (OS) e la tossicità. Le variabili considerate sono state età, sesso e Performance status secondo ECOG (Eastern Cooperative Oncology Group). L’efficacia è stata valutata con il metodo Kaplan-Meier in termini di PFS e di OS. Gli effetti avversi sono stati raccolti e classificati in base ai criteri terminologici comuni per gli eventi avversi (CTCAE) scala v5.0. Lo studio ha incluso 54 pazienti; il 67% erano donne. L’età media era di 71 anni (range 60- 78). Il 25% presentava più di due comorbidità. L’83% dei pazienti era in stadio IV alla diagnosi e l’81% dei soggetti in studio mostrava malattia metastatica al basale, di cui il 35% (19 pazienti) aveva sviluppato metastasi cerebrali. In questa sottopopolazione in studio, il 42% (8 pazienti) ha avuto una PFS mediana di 4 mesi (0,11) e un OS mediana pari a 21 mesi, in confronto alla popolazione complessiva dello studio che presentava un’analoga PFS di 4 mesi ma una OS di 16 mesi (p-value <0,001). Inoltre, il 64% dei pazienti aveva un performance status ECOG di grado 0, il 30% di grado 1, il 4% di grado 2 e il 2% di grado 3. Su 54 pazienti, il 9,3% ha avuto una risposta completa, il 63% una risposta parziale, l’8% ha avuto malattia stabile, il 5,6% ha mostrato progressione della malattia e il 7,4% non è stato valutabile. Overall response rate (ORR) è stato del 72%. Il 31% dei pazienti ha presentato tossicità. Diarrea (24,1%), astenia (14,8%), nausea (9,3%) e anemia (5,5%) sono stati gli effetti collaterali più comuni. Tossicità di grado G3-G4 è stata osservata nel 3,7% dei pazienti. Nessuna riduzione di dosaggio e sospensione sono state necessarie osimertinib si è dimostrato efficace e ben tollerato in termini di tossicità. Pertanto, rappresenta un importante trattamento terapeutico per il carcinoma polmonare non a piccole cellule, soprattutto in presenza di metastasi celebrali.
Efficacia e sicurezza di Osimertinib nel carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) egfr-positivo con metastasi cerebrali: studio osservazionale retrospettivo presso un policlinico universitario / Fiorito, LUIGI ANGELO; Perrotta, Nicola; Gentile, Rossella; Vescovo, Roberta; Polito, Giacomo. - In: GIORNALE ITALIANO DI FARMACIA CLINICA. - ISSN 1120-3749. - volume 38:1120-3749(2024), pp. 307-307.
Efficacia e sicurezza di Osimertinib nel carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) egfr-positivo con metastasi cerebrali: studio osservazionale retrospettivo presso un policlinico universitario
Luigi Angelo Fiorito
Writing – Original Draft Preparation
;Nicola PerrottaWriting – Original Draft Preparation
;Rossella GentileWriting – Review & Editing
;Roberta VescovoWriting – Review & Editing
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2024
Abstract
Il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), costituisce l’80- 90% di tutti i casi di neoplasie maligne polmonari. Osimertinib è stato approvato per il trattamento in prima linea nei pazienti adulti affetti da NSCLC. L’obiettivo dello studio consiste nel valutare l’effectiveness e la tollerabilità presso un centro ospedaliero universitario. È stata eseguita un’analisi retrospettiva delle cartelle cliniche di 54 pazienti in trattamento con Osimertinib nel periodo compreso tra maggio 2018 e giugno 2023. Gli outcomes considerati hanno incluso Best Response (BR), Progression Free Survival (PFS), Overall Survival (OS) e la tossicità. Le variabili considerate sono state età, sesso e Performance status secondo ECOG (Eastern Cooperative Oncology Group). L’efficacia è stata valutata con il metodo Kaplan-Meier in termini di PFS e di OS. Gli effetti avversi sono stati raccolti e classificati in base ai criteri terminologici comuni per gli eventi avversi (CTCAE) scala v5.0. Lo studio ha incluso 54 pazienti; il 67% erano donne. L’età media era di 71 anni (range 60- 78). Il 25% presentava più di due comorbidità. L’83% dei pazienti era in stadio IV alla diagnosi e l’81% dei soggetti in studio mostrava malattia metastatica al basale, di cui il 35% (19 pazienti) aveva sviluppato metastasi cerebrali. In questa sottopopolazione in studio, il 42% (8 pazienti) ha avuto una PFS mediana di 4 mesi (0,11) e un OS mediana pari a 21 mesi, in confronto alla popolazione complessiva dello studio che presentava un’analoga PFS di 4 mesi ma una OS di 16 mesi (p-value <0,001). Inoltre, il 64% dei pazienti aveva un performance status ECOG di grado 0, il 30% di grado 1, il 4% di grado 2 e il 2% di grado 3. Su 54 pazienti, il 9,3% ha avuto una risposta completa, il 63% una risposta parziale, l’8% ha avuto malattia stabile, il 5,6% ha mostrato progressione della malattia e il 7,4% non è stato valutabile. Overall response rate (ORR) è stato del 72%. Il 31% dei pazienti ha presentato tossicità. Diarrea (24,1%), astenia (14,8%), nausea (9,3%) e anemia (5,5%) sono stati gli effetti collaterali più comuni. Tossicità di grado G3-G4 è stata osservata nel 3,7% dei pazienti. Nessuna riduzione di dosaggio e sospensione sono state necessarie osimertinib si è dimostrato efficace e ben tollerato in termini di tossicità. Pertanto, rappresenta un importante trattamento terapeutico per il carcinoma polmonare non a piccole cellule, soprattutto in presenza di metastasi celebrali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.