La Tesi si propone di studiare i rapporti di potere nel Patrimonium beati Petri in Tuscia tra il XIII secolo e l’avvento di Martino V (terminus ante quem 1417) attraverso la lettura delle iscrizioni, incise e pictae, riconducibili ai distinti detentori dello stesso (Chiesa Romana, Comuni e detentori del potere laico). Sul piano metodologico le scritture esposte oggetto della ricerca sono state analizzate da un punto di vista materiale e testuale e in relazione sia alla loro precipua ubicazione nel monumentum sia al rapporto con il limitrofo spazio urbano. Il fine è stato quello di individuare differenze o assonanze tra i programmi di esposizione grafica dei diversi detentori del potere (Chiesa Romana, Comuni e detentori del potere laico): la ricerca ha comportato inevitabilmente un’analisi comparativa con alcune coeve iscrizioni di Roma. Ulteriore obiettivo della ricerca è stato quello di approntare una strategia comunicativa per una Epigrafia Pubblica che permettesse una disseminazione dei risultati a un pubblico più vasto e non specialistico; il risultato è stata la nascita della piattaforma digitale MADE (Middle Ages' Digital Epigraphy).

La geografia del potere su pietra: scritture esposte nel Patrimonium beati Petri in Tuscia dal XIII all’avvento di Martino V (1417) / Luci, Beatrice. - (2025 Jan 29).

La geografia del potere su pietra: scritture esposte nel Patrimonium beati Petri in Tuscia dal XIII all’avvento di Martino V (1417)

LUCI, BEATRICE
29/01/2025

Abstract

La Tesi si propone di studiare i rapporti di potere nel Patrimonium beati Petri in Tuscia tra il XIII secolo e l’avvento di Martino V (terminus ante quem 1417) attraverso la lettura delle iscrizioni, incise e pictae, riconducibili ai distinti detentori dello stesso (Chiesa Romana, Comuni e detentori del potere laico). Sul piano metodologico le scritture esposte oggetto della ricerca sono state analizzate da un punto di vista materiale e testuale e in relazione sia alla loro precipua ubicazione nel monumentum sia al rapporto con il limitrofo spazio urbano. Il fine è stato quello di individuare differenze o assonanze tra i programmi di esposizione grafica dei diversi detentori del potere (Chiesa Romana, Comuni e detentori del potere laico): la ricerca ha comportato inevitabilmente un’analisi comparativa con alcune coeve iscrizioni di Roma. Ulteriore obiettivo della ricerca è stato quello di approntare una strategia comunicativa per una Epigrafia Pubblica che permettesse una disseminazione dei risultati a un pubblico più vasto e non specialistico; il risultato è stata la nascita della piattaforma digitale MADE (Middle Ages' Digital Epigraphy).
29-gen-2025
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