The text explores the ethical, legal and personal concept of "care", intrinsically linked to the human being and his human dignity. On the one hand, in fact, every human being, from the moment of birth, has been cared for by someone, which is therefore a condition of existence itself. On the other hand, taking care of someone reveals the importance of the person, deserving of attention regardless of the condition of need and weakness. This suggests that the dignity of the person is absolute, intrinsic, and exists even when the other is not self-sufficient or capable. It also reflects on the debate regarding assisted suicide. In particular, the legalization of euthanasia or assisted suicide, while appearing to be a gesture of respect for the patient's will, can create serious social pressure towards the most vulnerable and weaken the absolute value of human dignity, which also exists at the end of life, which should therefore not be suppressed but cared for. The appropriate response to therapeutic excesses and pain is palliative care, attentive to the physical, psychological, spiritual and social aspects of suffering.

Il testo esplora il concetto etico, giuridico e personale della "cura", intrinsecamente congiunto all’essere umano e alla sua dignità umana. Da un lato, infatti, ogni essere umano, dal momento della nascita, è stato preso in cura da qualcuno, la quale è dunque condizione della stessa esistenza. Dall’altro, prendersi cura di qualcuno rivela l’importanza della persona, meritevole di attenzione a prescindere dalla condizione di bisogno e vulnerabilità. Questo lascia intendere che la dignità della persona è assoluta, intrinseca, e sussiste anche quando l’altro non è autosufficiente o capace. Si riflette anche sul dibattito relativo all'assistenza al suicidio. In particolare, la legalizzazione dell’eutanasia o del suicidio assistito, pur sembrando un gesto di rispetto per la volontà del paziente, può creare una pericolosa pressione sociale verso i più vulnerabili e indebolire il valore assoluto della dignità umana, che sussiste anche alla fine della vita, che non va dunque soppressa ma accudita. La risposta appropriata dinanzi agli eccessi terapeutici e dinanzi al dolore è quella delle cure palliative, attente agli aspetti fisici, psicologici, spirituali e sociali della sofferenza.

Fine vita e Costituzione italiana / Razzano, Giovanna. - In: STUDI CATTOLICI. - ISSN 0039-2901. - 69:766 Dicembre 2024(2024), pp. 13-17.

Fine vita e Costituzione italiana

Giovanna Razzano
2024

Abstract

The text explores the ethical, legal and personal concept of "care", intrinsically linked to the human being and his human dignity. On the one hand, in fact, every human being, from the moment of birth, has been cared for by someone, which is therefore a condition of existence itself. On the other hand, taking care of someone reveals the importance of the person, deserving of attention regardless of the condition of need and weakness. This suggests that the dignity of the person is absolute, intrinsic, and exists even when the other is not self-sufficient or capable. It also reflects on the debate regarding assisted suicide. In particular, the legalization of euthanasia or assisted suicide, while appearing to be a gesture of respect for the patient's will, can create serious social pressure towards the most vulnerable and weaken the absolute value of human dignity, which also exists at the end of life, which should therefore not be suppressed but cared for. The appropriate response to therapeutic excesses and pain is palliative care, attentive to the physical, psychological, spiritual and social aspects of suffering.
2024
Il testo esplora il concetto etico, giuridico e personale della "cura", intrinsecamente congiunto all’essere umano e alla sua dignità umana. Da un lato, infatti, ogni essere umano, dal momento della nascita, è stato preso in cura da qualcuno, la quale è dunque condizione della stessa esistenza. Dall’altro, prendersi cura di qualcuno rivela l’importanza della persona, meritevole di attenzione a prescindere dalla condizione di bisogno e vulnerabilità. Questo lascia intendere che la dignità della persona è assoluta, intrinseca, e sussiste anche quando l’altro non è autosufficiente o capace. Si riflette anche sul dibattito relativo all'assistenza al suicidio. In particolare, la legalizzazione dell’eutanasia o del suicidio assistito, pur sembrando un gesto di rispetto per la volontà del paziente, può creare una pericolosa pressione sociale verso i più vulnerabili e indebolire il valore assoluto della dignità umana, che sussiste anche alla fine della vita, che non va dunque soppressa ma accudita. La risposta appropriata dinanzi agli eccessi terapeutici e dinanzi al dolore è quella delle cure palliative, attente agli aspetti fisici, psicologici, spirituali e sociali della sofferenza.
prendere in cura; dignità umana; vulnerabilità; fine vita; cure palliative
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Fine vita e Costituzione italiana / Razzano, Giovanna. - In: STUDI CATTOLICI. - ISSN 0039-2901. - 69:766 Dicembre 2024(2024), pp. 13-17.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1733238
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