Un codice napoletano del 1560 registra la preoccupazione del coevo clero molisano in merito ad alcune testimonianze contro gli Albanesi e i Greci lì da poco dimoranti, i quali alla vista dell’esalazione di “vampe de foco” dalle salme, faceva loro credere necessari il disseppellimento di queste e l’accanimento sulle stesse per mezzo di coltelli. La vera motivazione della denuncia era, in realtà, da ricercare più semplicemente nella già nota diatriba tra Chiesa romana e Chiesa di rito ortodosso.
Disseppellimento e vilipendio di salme nel Cinquecento. Un raro documento italiano, in «Archivum Mentis. Studi di filologia e letteratura umanistica», a. 13, 2024, pp. 329-334, ISSN 2281-3667 / Fragale, Luca. - In: ARCHIVUM MENTIS. - ISSN 2281-3667. - (2025).
Disseppellimento e vilipendio di salme nel Cinquecento. Un raro documento italiano, in «Archivum Mentis. Studi di filologia e letteratura umanistica», a. 13, 2024, pp. 329-334, ISSN 2281-3667
Luca Irwin Fragale
2025
Abstract
Un codice napoletano del 1560 registra la preoccupazione del coevo clero molisano in merito ad alcune testimonianze contro gli Albanesi e i Greci lì da poco dimoranti, i quali alla vista dell’esalazione di “vampe de foco” dalle salme, faceva loro credere necessari il disseppellimento di queste e l’accanimento sulle stesse per mezzo di coltelli. La vera motivazione della denuncia era, in realtà, da ricercare più semplicemente nella già nota diatriba tra Chiesa romana e Chiesa di rito ortodosso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


