Il palazzo della famiglia Torres, oggi noto come Torres-Lancellotti, venne edificato a cavallo tra la prima e la seconda metà del XVI secolo sul versante meridionale di piazza Navona e a partire dalla metà del XVII secolo gli fu attribuita l’etichetta, controversa, di opera di Pirro Ligorio. Nonostante il suo ruolo di assoluta rilevanza nel definire il volto moderno dell’antica area di pertinenza dello Stadio di Domiziano e nonostante rappresenti uno dei rari esempi di architettura cinquecentesca sopravvissuti lungo il perimetro della piazza, il palazzo è stato quasi del tutto ignorato dalla storiografia contemporanea. Pertanto, la presente ricerca dottorale è il primo studio monografico dedicato alla residenza romana della famiglia Torres. Eretto per volere dell’arcivescovo di Salerno Ludovico de Torres (1495-1553), in una posizione strategica accanto all’"isola spagnola" della chiesa di San Giacomo su piazza Navona e a pochi passi dalla Cancelleria e dalla residenza in costruzione dei Farnese, il palazzo fu progettato in piena sinergia con i piani di rinnovamento urbano promossi da Paolo III nello spazio tra piazza Farnese e piazza Sant’Apollinare. Lo studio, attraverso l’analisi di documenti d’archivio editi e inediti e di due disegni cinquecenteschi, mai precedentemente messi in relazione con la storia progettuale del palazzo, riesce non solo a ricostruire per la prima volta le fasi di sviluppo del cantiere nell’arco di due decenni, ma anche a individuare i nomi di molte delle maestranze coinvolte nella progettazione e costruzione dell’edificio. Si tratta di architetti, muratori, scalpellini, scultori e consulenti, i cui profili biografici consentono di approfondire la natura dei legami dei Torres con la corte dei Farnese e aprire a nuove ipotesi sul coinvolgimento della famiglia nelle attività delle accademie romane nate in età paolina. Grazie ai dati raccolti, lo studio torna a riflettere non solo sull’attribuzione del palazzo a Pirro Ligorio, ma anche sulla meno fortunata assegnazione a Jacopo Barozzi da Vignola, esaminando l’attendibilità di entrambe e valutando le possibili alternative, soprattutto tenendo conto del fatto che il palazzo non si può considerare come l’opera di un unico progettista, ma piuttosto il risultato dell’interazione di diverse maestranze capaci di intercettare e ripensare i modelli offerti dai principali cantieri romani della prima metà del XVI secolo.
La famiglia Torres di Malaga e il palazzo di piazza Navona / Mancini, Marianna. - (2025 Feb 05).
La famiglia Torres di Malaga e il palazzo di piazza Navona
MANCINI, MARIANNA
05/02/2025
Abstract
Il palazzo della famiglia Torres, oggi noto come Torres-Lancellotti, venne edificato a cavallo tra la prima e la seconda metà del XVI secolo sul versante meridionale di piazza Navona e a partire dalla metà del XVII secolo gli fu attribuita l’etichetta, controversa, di opera di Pirro Ligorio. Nonostante il suo ruolo di assoluta rilevanza nel definire il volto moderno dell’antica area di pertinenza dello Stadio di Domiziano e nonostante rappresenti uno dei rari esempi di architettura cinquecentesca sopravvissuti lungo il perimetro della piazza, il palazzo è stato quasi del tutto ignorato dalla storiografia contemporanea. Pertanto, la presente ricerca dottorale è il primo studio monografico dedicato alla residenza romana della famiglia Torres. Eretto per volere dell’arcivescovo di Salerno Ludovico de Torres (1495-1553), in una posizione strategica accanto all’"isola spagnola" della chiesa di San Giacomo su piazza Navona e a pochi passi dalla Cancelleria e dalla residenza in costruzione dei Farnese, il palazzo fu progettato in piena sinergia con i piani di rinnovamento urbano promossi da Paolo III nello spazio tra piazza Farnese e piazza Sant’Apollinare. Lo studio, attraverso l’analisi di documenti d’archivio editi e inediti e di due disegni cinquecenteschi, mai precedentemente messi in relazione con la storia progettuale del palazzo, riesce non solo a ricostruire per la prima volta le fasi di sviluppo del cantiere nell’arco di due decenni, ma anche a individuare i nomi di molte delle maestranze coinvolte nella progettazione e costruzione dell’edificio. Si tratta di architetti, muratori, scalpellini, scultori e consulenti, i cui profili biografici consentono di approfondire la natura dei legami dei Torres con la corte dei Farnese e aprire a nuove ipotesi sul coinvolgimento della famiglia nelle attività delle accademie romane nate in età paolina. Grazie ai dati raccolti, lo studio torna a riflettere non solo sull’attribuzione del palazzo a Pirro Ligorio, ma anche sulla meno fortunata assegnazione a Jacopo Barozzi da Vignola, esaminando l’attendibilità di entrambe e valutando le possibili alternative, soprattutto tenendo conto del fatto che il palazzo non si può considerare come l’opera di un unico progettista, ma piuttosto il risultato dell’interazione di diverse maestranze capaci di intercettare e ripensare i modelli offerti dai principali cantieri romani della prima metà del XVI secolo.| File | Dimensione | Formato | |
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Note: La famiglia Torres di Malaga e il palazzo di piazza Navona
Tipologia:
Tesi di dottorato
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