I processi di metropolizzazione che hanno dato esito alla nuova forma fisica della città contemporanea hanno, al tempo stesso, determinato una serie di fragilità socioeconomiche e ambientali indotte da un sistema infrastrutturale non sostenibile (per lo più basato sulla mobilità su gomma), un alto consumo di suolo, una carenza strutturale di spazi e servizi pubblici. Tali condizioni, esacerbate dagli effetti del cambiamento climatico su città e territori, richiamano una riflessione del dibattito scientifico e disciplinare e dei policy makers sulla necessità di delineare strategie integrate di rigenerazione urbana volte a restituire prospettive di equità e qualità urbanistico-ecologica per tutte le comunità insediate. In questa cornice di riferimento, il contributo ha come obiettivo generale quello di delineare riferimenti teorico-metodologici ed operativi per “progettare nel disordine” al fine di “riordinare le fragilità urbane”. Nello specifico, viene proposto il caso studio del quartiere Marconi a Roma, identificato dal PRG di Roma (2008) come una delle diciotto centralità urbane e metropolitane e caratterizzato da un’alta densità abitativa, alla quale non è corrisposta, negli anni, un’equivalente offerta di spazi e servizi pubblici di livello locale. L’area, inoltre, cinta a nord-ovest della ferrovia e a est dal fiume Tevere, si configura come una vera e propria “isola urbana”, marginalizzata rispetto al contesto. La metodologia adottata si articola in cinque fasi, mentre l’innovatività del metodo proposto per “progettare nel disordine” risiede nell’applicazione di un metodo di valutazione – definito Sustainable Urban Checklist (Ricci, Mariano, Marino, 2024) che consente di verificare preliminarmente se le soluzioni progettuali adottate siano in grado di apportare i benefici sperati in termini di impatti socioeconomici e ambientali. Il contributo restituisce i risultati di una sperimentazione progettuale condotta sul caso studio del quartiere Marconi, che attraverso la tessitura di una rete di “nodi” e “assi”, come in un ricamo al punto-croce, si trasforma da isola a trama di sostenibilità.
Marconi punto-croce. Trame di sostenibilità / Mariano, Carmela; Marino, Marsia; Racioppi, Maria; Filicetti, Chiara; Ianiri, Federico. - (2024), pp. 33-39. - ACCADEMIA.
Marconi punto-croce. Trame di sostenibilità
Carmela Mariano;Marsia Marino;Maria Racioppi;Chiara Filicetti;Federico Ianiri
2024
Abstract
I processi di metropolizzazione che hanno dato esito alla nuova forma fisica della città contemporanea hanno, al tempo stesso, determinato una serie di fragilità socioeconomiche e ambientali indotte da un sistema infrastrutturale non sostenibile (per lo più basato sulla mobilità su gomma), un alto consumo di suolo, una carenza strutturale di spazi e servizi pubblici. Tali condizioni, esacerbate dagli effetti del cambiamento climatico su città e territori, richiamano una riflessione del dibattito scientifico e disciplinare e dei policy makers sulla necessità di delineare strategie integrate di rigenerazione urbana volte a restituire prospettive di equità e qualità urbanistico-ecologica per tutte le comunità insediate. In questa cornice di riferimento, il contributo ha come obiettivo generale quello di delineare riferimenti teorico-metodologici ed operativi per “progettare nel disordine” al fine di “riordinare le fragilità urbane”. Nello specifico, viene proposto il caso studio del quartiere Marconi a Roma, identificato dal PRG di Roma (2008) come una delle diciotto centralità urbane e metropolitane e caratterizzato da un’alta densità abitativa, alla quale non è corrisposta, negli anni, un’equivalente offerta di spazi e servizi pubblici di livello locale. L’area, inoltre, cinta a nord-ovest della ferrovia e a est dal fiume Tevere, si configura come una vera e propria “isola urbana”, marginalizzata rispetto al contesto. La metodologia adottata si articola in cinque fasi, mentre l’innovatività del metodo proposto per “progettare nel disordine” risiede nell’applicazione di un metodo di valutazione – definito Sustainable Urban Checklist (Ricci, Mariano, Marino, 2024) che consente di verificare preliminarmente se le soluzioni progettuali adottate siano in grado di apportare i benefici sperati in termini di impatti socioeconomici e ambientali. Il contributo restituisce i risultati di una sperimentazione progettuale condotta sul caso studio del quartiere Marconi, che attraverso la tessitura di una rete di “nodi” e “assi”, come in un ricamo al punto-croce, si trasforma da isola a trama di sostenibilità.File | Dimensione | Formato | |
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