Sin dal lancio del primo satellite artificiale Sputnik I da parte dell’Unione Sovietica, lo spazio extra-atmosferico è tradizionalmente considerato un ambito a esclusivo appannaggio degli Stati. Tuttavia, negli ultimi decenni a far vacillare tale convincimento ha contribuito l’ingresso delle entità private nel settore spaziale, a riflettere un più ampio mutamento geopolitico che ha provocato una ridefinizione degli equilibri di potere nell’ambito dell’esplorazione spaziale. Un cambio di paradigma favorito anzitutto dai progressi in campo tecnologico e dall’evoluzione delle applicazioni dell’intelligenza artificiale, che ha permesso lo sviluppo di nuove attività economiche spesso svincolate da investimenti iniziali in infrastrutture, così come dalle fondamentali capacità progettuali di velivoli di lancio delle imprese private, in grado di abbattere notevolmente le tempistiche e i costi di produzione. Ciononostante, benché la privatizzazione dello spazio non si traduca immediatamente nella scomparsa della competizione statale, la velocità e l’efficienza delle nuove società commerciali guidate dalla classe capitalista della Silicon Valley stanno esercitando una forza trasformativa non indifferente sulle attività spaziali, con un’importante infiltrazione di capitali e know-how a cui gli Stati difficilmente potranno rinunciare
L’estrazione di risorse spaziali e la questione della compatibilità con il quadro giuridico internazionale / Chabert, Valentina. - In: PANDORA RIVISTA. - ISSN 2723-9799. - 2:(2024), pp. 90-97.
L’estrazione di risorse spaziali e la questione della compatibilità con il quadro giuridico internazionale
Valentina Chabert
2024
Abstract
Sin dal lancio del primo satellite artificiale Sputnik I da parte dell’Unione Sovietica, lo spazio extra-atmosferico è tradizionalmente considerato un ambito a esclusivo appannaggio degli Stati. Tuttavia, negli ultimi decenni a far vacillare tale convincimento ha contribuito l’ingresso delle entità private nel settore spaziale, a riflettere un più ampio mutamento geopolitico che ha provocato una ridefinizione degli equilibri di potere nell’ambito dell’esplorazione spaziale. Un cambio di paradigma favorito anzitutto dai progressi in campo tecnologico e dall’evoluzione delle applicazioni dell’intelligenza artificiale, che ha permesso lo sviluppo di nuove attività economiche spesso svincolate da investimenti iniziali in infrastrutture, così come dalle fondamentali capacità progettuali di velivoli di lancio delle imprese private, in grado di abbattere notevolmente le tempistiche e i costi di produzione. Ciononostante, benché la privatizzazione dello spazio non si traduca immediatamente nella scomparsa della competizione statale, la velocità e l’efficienza delle nuove società commerciali guidate dalla classe capitalista della Silicon Valley stanno esercitando una forza trasformativa non indifferente sulle attività spaziali, con un’importante infiltrazione di capitali e know-how a cui gli Stati difficilmente potranno rinunciareI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.