Bruno Latour's 'new climate regime' refers to the unstable character of the physical context in which we live, which determines a profound mutation in our relationship with the world. This condition stimulates an interpretation of the current relationship between body and landscape, in order to indicate some possible lines of research for landscape design. Considering bodies as active subjects, as bearers of desires and demands, provokes a profound break with the visibilist conception of access to landscape that has been dominant in the West for centuries. The conditions are ripe for a different thinking and practice of landscape that affirms the centrality of relational aspects, of a continuous interplay between factors, entities and subjects that produces interference and intensity for the creation of activating devices and practices. No longer landscape-scenario or landscape-environment, but landscape-agent: then the body that acts takes the place of the body that looks, and interacts with the landscape, participating in the incessant play of its correlations.

Bruno Latour con “nuovo regime climatico” indica il carattere instabile del contesto fisico nel quale viviamo che determina una profonda mutazione nel nostro rapporto con il mondo. Tale condizione stimola una interpretazione delle attuali relazioni tra corpo e paesaggio al fine di indicare alcune possibili linee di ricerca per il progetto di paesaggio. Considerare i corpi come soggetti attivi, portatori di desideri e rivendicazioni provoca una rottura profonda nella concezione visibilistica di accesso al paesaggio dominante per secoli in occidente. Sono mature le condizioni per un altro pensiero e un'altra pratica del paesaggio che afferma la centralità degli aspetti relazionali, di un gioco continuo tra fattori, entità e soggetti che produce interferenze e intensità per la creazione di dispositivi di attivazione e di pratiche. Non più paesaggio-scenario né paesaggio-ambiente ma paesaggio-agente, ecco che allora il corpo che agisce prende il posto del corpo che guarda e interagisce con il paesaggio partecipando all’incessante gioco delle sue correlazioni.

Coreografie e paesaggi attivazioni e inneschi Choreographies and Landscapes Activations and Triggers / Celestini, Gianni. - In: RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA. - ISSN 0392-8608. - 172:(2024), pp. 13-19.

Coreografie e paesaggi attivazioni e inneschi Choreographies and Landscapes Activations and Triggers

Gianni Celestini
Primo
2024

Abstract

Bruno Latour's 'new climate regime' refers to the unstable character of the physical context in which we live, which determines a profound mutation in our relationship with the world. This condition stimulates an interpretation of the current relationship between body and landscape, in order to indicate some possible lines of research for landscape design. Considering bodies as active subjects, as bearers of desires and demands, provokes a profound break with the visibilist conception of access to landscape that has been dominant in the West for centuries. The conditions are ripe for a different thinking and practice of landscape that affirms the centrality of relational aspects, of a continuous interplay between factors, entities and subjects that produces interference and intensity for the creation of activating devices and practices. No longer landscape-scenario or landscape-environment, but landscape-agent: then the body that acts takes the place of the body that looks, and interacts with the landscape, participating in the incessant play of its correlations.
2024
Bruno Latour con “nuovo regime climatico” indica il carattere instabile del contesto fisico nel quale viviamo che determina una profonda mutazione nel nostro rapporto con il mondo. Tale condizione stimola una interpretazione delle attuali relazioni tra corpo e paesaggio al fine di indicare alcune possibili linee di ricerca per il progetto di paesaggio. Considerare i corpi come soggetti attivi, portatori di desideri e rivendicazioni provoca una rottura profonda nella concezione visibilistica di accesso al paesaggio dominante per secoli in occidente. Sono mature le condizioni per un altro pensiero e un'altra pratica del paesaggio che afferma la centralità degli aspetti relazionali, di un gioco continuo tra fattori, entità e soggetti che produce interferenze e intensità per la creazione di dispositivi di attivazione e di pratiche. Non più paesaggio-scenario né paesaggio-ambiente ma paesaggio-agente, ecco che allora il corpo che agisce prende il posto del corpo che guarda e interagisce con il paesaggio partecipando all’incessante gioco delle sue correlazioni.
progetto; paesaggio; corpi; azione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Coreografie e paesaggi attivazioni e inneschi Choreographies and Landscapes Activations and Triggers / Celestini, Gianni. - In: RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA. - ISSN 0392-8608. - 172:(2024), pp. 13-19.
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