Communication between Ancient Near Eastern studies and religious history has often been difficult, particularly during the 1920s and 1930s, when the study of Mesopotamian populations was still influenced by biblical studies, as well as the spread of racial theories and antisemitism. Taking these aspects into account, this paper examines Raffaele Pettazzoni’s amazing capacity to investigate cuneiform sources, which at the time were particularly inaccessible to non-specialists in Oriental studies. As a case study, Pettazzoni’s second volume of "La confessione dei peccati" (1935) is used to examine the issue of sin in Mesopotamia. As a result, this essay explores and compares the numerous ideas on the Mesopotamian concept of “sin” and “confession” developed in Europe and Italy prior to the publication of Pettazzoni’s work, emphasising the differences and novelties with which the historian of religions dealt with cuneiform materials.

La comunicazione tra gli studi sul Vicino Oriente antico e quelli storico-religiosi è stata spesso travagliata, soprattutto negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, quando lo studio delle popolazioni mesopotamiche ancora risentiva di una dipendenza dagli studi biblici, nonché della diffusione delle teorie razziali e dell’antisemitismo. Tenendo conto di questi fattori, l’articolo riflette sulla straordinaria capacità di Raffaele Pettazzoni di analizzare le fonti cuneiformi, all’epoca particolarmente inaccessibili per i non orientalisti. Come caso studio è scelto il tema del peccato e il modo in cui Pettazzoni lo affrontò nel secondo volume de "La confessione dei peccati" (1935). Il contributo, quindi, investiga e mette a confronto le diverse teorie sul peccato e la confessione elaborate in Europa e in Italia negli anni che precedettero l’uscita dell’opera pettazzoniana, evidenziando poi le differenze e le innovazioni con cui lo storico delle religioni seppe trattare le fonti vicino- orientali antiche.

Pettazzoni in dialogo con l'assiriologia. Il Vicino Oriente antico ne La confessione dei peccati / Ceravolo, Marinella. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - 90:2(2024), pp. 700-722.

Pettazzoni in dialogo con l'assiriologia. Il Vicino Oriente antico ne La confessione dei peccati

Marinella Ceravolo
2024

Abstract

Communication between Ancient Near Eastern studies and religious history has often been difficult, particularly during the 1920s and 1930s, when the study of Mesopotamian populations was still influenced by biblical studies, as well as the spread of racial theories and antisemitism. Taking these aspects into account, this paper examines Raffaele Pettazzoni’s amazing capacity to investigate cuneiform sources, which at the time were particularly inaccessible to non-specialists in Oriental studies. As a case study, Pettazzoni’s second volume of "La confessione dei peccati" (1935) is used to examine the issue of sin in Mesopotamia. As a result, this essay explores and compares the numerous ideas on the Mesopotamian concept of “sin” and “confession” developed in Europe and Italy prior to the publication of Pettazzoni’s work, emphasising the differences and novelties with which the historian of religions dealt with cuneiform materials.
2024
La comunicazione tra gli studi sul Vicino Oriente antico e quelli storico-religiosi è stata spesso travagliata, soprattutto negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, quando lo studio delle popolazioni mesopotamiche ancora risentiva di una dipendenza dagli studi biblici, nonché della diffusione delle teorie razziali e dell’antisemitismo. Tenendo conto di questi fattori, l’articolo riflette sulla straordinaria capacità di Raffaele Pettazzoni di analizzare le fonti cuneiformi, all’epoca particolarmente inaccessibili per i non orientalisti. Come caso studio è scelto il tema del peccato e il modo in cui Pettazzoni lo affrontò nel secondo volume de "La confessione dei peccati" (1935). Il contributo, quindi, investiga e mette a confronto le diverse teorie sul peccato e la confessione elaborate in Europa e in Italia negli anni che precedettero l’uscita dell’opera pettazzoniana, evidenziando poi le differenze e le innovazioni con cui lo storico delle religioni seppe trattare le fonti vicino- orientali antiche.
Pettazzoni; La confessione dei peccati; ancient Near Eastern religions; religioni del Vicino Oriente antico; comparazione; comparison; peccato in Mesopotamia; sin in Mesopotamia; storia degli studi
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Pettazzoni in dialogo con l'assiriologia. Il Vicino Oriente antico ne La confessione dei peccati / Ceravolo, Marinella. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - 90:2(2024), pp. 700-722.
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