The essay investigates the operational logic of the Direzione Generale dello Spettacolo during the second post-war period, particularly focusing on the strategies of its main figures: Giulio Andreotti and Nicola De Pirro. In this period, the State reintroduced subsidies for performing arts, and the Direzione Generale was preparing to regulate the emerging permanent theatres based on the model of the Piccolo Teatro in Milan. It is in this context that the two distinct visions of Andreotti and De Pirro emerged: the former was interested in ensuring work continuity for artists as a means to mitigate unemployment, while the latter was focused on providing continuity to the technical-organizational structure and artistic direction. The case of San Miniato illustrates how, despite internal disagreements, the Direzione Generale worked to support the nascent permanent theatres, fostering, whether consciously or not, a normalization of actor culture.

Il saggio indaga le logiche operative della Direzione Generale dello Spettacolo nel secondo dopoguerra e in particolare le strategie dei suoi principali attori: Giulio Andreotti e Nicola De Pirro. In questi anni lo Stato reintroduce le sovvenzioni allo spettacolo dal vivo e la Direzione Generale si appresta a normare i nascenti teatri stabili sul modello del Piccolo Teatro di Milano. È in questo contesto che emergono le due differenti visioni di Andreotti e De Pirro: il primo interessato alla continuità lavorativa per gli artisti in un’ottica di contenimento della disoccupazione, il secondo deciso a dare continuità più alla struttura tecnico-organizzativa e alla direzione artistica. Il caso di San Miniato consente di comprendere come, nonostante le divergenze interne, la Direzione Generale operasse a sostegno dei nascenti teatri stabili incentivando, in maniera più o meno consapevole, una normalizzazione della cultura attorica.

Giulio Andreotti e Nicola De Pirro tra compromessi e strategie della Direzione generale dello Spettacolo: Assassinio nella cattedrale a San Miniato e le prime norme sui teatri stabili / Locatelli, Stefano; Amato, Giuseppe. - In: BIBLIOTECA TEATRALE. - ISSN 0045-1959. - 141 (gennaio-giugno 2024):(2024), pp. 393-418.

Giulio Andreotti e Nicola De Pirro tra compromessi e strategie della Direzione generale dello Spettacolo: Assassinio nella cattedrale a San Miniato e le prime norme sui teatri stabili

Stefano Locatelli;Giuseppe Amato
2024

Abstract

The essay investigates the operational logic of the Direzione Generale dello Spettacolo during the second post-war period, particularly focusing on the strategies of its main figures: Giulio Andreotti and Nicola De Pirro. In this period, the State reintroduced subsidies for performing arts, and the Direzione Generale was preparing to regulate the emerging permanent theatres based on the model of the Piccolo Teatro in Milan. It is in this context that the two distinct visions of Andreotti and De Pirro emerged: the former was interested in ensuring work continuity for artists as a means to mitigate unemployment, while the latter was focused on providing continuity to the technical-organizational structure and artistic direction. The case of San Miniato illustrates how, despite internal disagreements, the Direzione Generale worked to support the nascent permanent theatres, fostering, whether consciously or not, a normalization of actor culture.
2024
Il saggio indaga le logiche operative della Direzione Generale dello Spettacolo nel secondo dopoguerra e in particolare le strategie dei suoi principali attori: Giulio Andreotti e Nicola De Pirro. In questi anni lo Stato reintroduce le sovvenzioni allo spettacolo dal vivo e la Direzione Generale si appresta a normare i nascenti teatri stabili sul modello del Piccolo Teatro di Milano. È in questo contesto che emergono le due differenti visioni di Andreotti e De Pirro: il primo interessato alla continuità lavorativa per gli artisti in un’ottica di contenimento della disoccupazione, il secondo deciso a dare continuità più alla struttura tecnico-organizzativa e alla direzione artistica. Il caso di San Miniato consente di comprendere come, nonostante le divergenze interne, la Direzione Generale operasse a sostegno dei nascenti teatri stabili incentivando, in maniera più o meno consapevole, una normalizzazione della cultura attorica.
Giulio Andreotti; Nicola De Pirro; Teatro stabile; Teatro italiano; San Miniato; Giorgio Strehler; Paolo Grassi
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Giulio Andreotti e Nicola De Pirro tra compromessi e strategie della Direzione generale dello Spettacolo: Assassinio nella cattedrale a San Miniato e le prime norme sui teatri stabili / Locatelli, Stefano; Amato, Giuseppe. - In: BIBLIOTECA TEATRALE. - ISSN 0045-1959. - 141 (gennaio-giugno 2024):(2024), pp. 393-418.
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