Tra i materiali di provenienza vulcente, o presunta tale, esposti al Museum of Fine Arts di Boston, è possibile ammirare il celebre cratere attico a figure rosse eponimo del Pittore di Tyszkiewicz. Il vaso è decorato con due noti episodi dell’Ilioupersis e corredato da numerose iscrizioni che identificano i protagonisti: Aχileus, Meimnon, Aθenaia, Heios, Melanippos, Diomedes, Aineas e Afrodite. Il riesame di alcuni documenti di archivio, conservati presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma e il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, getta una nuova luce sul luogo di partenza del travagliato viaggio che ha condotto il pregiato manufatto nelle collezioni del museo americano nel 1897. Se si riconosce nel cratere di Boston l’«impressionante krater greco di bellissimo stile (sec. V. a.C.) fregiato di molte iscrizioni e rappresentante le monomachie di Achille e Memnone, e Diomede e Aiace (sic)», ammirato da Luigi Adriano Milani nelle stanze private del Conte Feroldi de Rosa a Civita Castellana, è possibile “sottrarre” il vaso dallo straordinario corpus di ceramiche attiche scoperte nella città etrusca di Vulci per restituirlo, almeno virtualmente, al centro falisco di Falerii Veteres.
Sotto mentite spoglie. Note su un cratere attico a figure rosse al Museum of Fine Arts di Boston / Bonadies, Manuela. - In: MÉLANGES DE L'ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME. ANTIQUITÉ. - ISSN 0223-5102. - 135:2(2023), pp. 333-345.
Sotto mentite spoglie. Note su un cratere attico a figure rosse al Museum of Fine Arts di Boston
Manuela Bonadies
2023
Abstract
Tra i materiali di provenienza vulcente, o presunta tale, esposti al Museum of Fine Arts di Boston, è possibile ammirare il celebre cratere attico a figure rosse eponimo del Pittore di Tyszkiewicz. Il vaso è decorato con due noti episodi dell’Ilioupersis e corredato da numerose iscrizioni che identificano i protagonisti: Aχileus, Meimnon, Aθenaia, Heios, Melanippos, Diomedes, Aineas e Afrodite. Il riesame di alcuni documenti di archivio, conservati presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma e il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, getta una nuova luce sul luogo di partenza del travagliato viaggio che ha condotto il pregiato manufatto nelle collezioni del museo americano nel 1897. Se si riconosce nel cratere di Boston l’«impressionante krater greco di bellissimo stile (sec. V. a.C.) fregiato di molte iscrizioni e rappresentante le monomachie di Achille e Memnone, e Diomede e Aiace (sic)», ammirato da Luigi Adriano Milani nelle stanze private del Conte Feroldi de Rosa a Civita Castellana, è possibile “sottrarre” il vaso dallo straordinario corpus di ceramiche attiche scoperte nella città etrusca di Vulci per restituirlo, almeno virtualmente, al centro falisco di Falerii Veteres.File | Dimensione | Formato | |
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