L'articolo propone l'edizione critica della canzone di Alessandro Guidi, "Gli Arcadi in Roma", di cui nell'archivio dell'Accademia dell'Arcadia si conserva un manoscritto idiografo, il cui testo è vergato da Crescimbeni; il testo fu poi pubblicato dall'autore, con un buon numero di modifiche, nella raccolta delle sue Rime, apparsa a Roma nel 1704. La canzone fu recitata al Bosco Parrasio nel settembre del 1692 e, secondo la testimonianza di Crescimbeni, fu la prima canzone a selva presentata dal Guidi in pubblico. L'articolo mette a fuoco il carattere di manifesto che questa canzone rivestì per la prima Arcadia.
"M'accesi di veder l'onda latina". Cantare Roma tra estro pindarico e spirito arcadico / Campanelli, Maurizio. - In: STRENNA DEI ROMANISTI. - ISSN 0391-7878. - (2024), pp. 127-144.
"M'accesi di veder l'onda latina". Cantare Roma tra estro pindarico e spirito arcadico.
Maurizio Campanelli
2024
Abstract
L'articolo propone l'edizione critica della canzone di Alessandro Guidi, "Gli Arcadi in Roma", di cui nell'archivio dell'Accademia dell'Arcadia si conserva un manoscritto idiografo, il cui testo è vergato da Crescimbeni; il testo fu poi pubblicato dall'autore, con un buon numero di modifiche, nella raccolta delle sue Rime, apparsa a Roma nel 1704. La canzone fu recitata al Bosco Parrasio nel settembre del 1692 e, secondo la testimonianza di Crescimbeni, fu la prima canzone a selva presentata dal Guidi in pubblico. L'articolo mette a fuoco il carattere di manifesto che questa canzone rivestì per la prima Arcadia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.