Il terremoto del 6 aprile 2009, che ha colpito l’Abruzzo e la provincia dell’Aquila in particolare, ha prodotto una nuova cesura nella storia di lunga durata della regione. A rimanerne gravemente colpiti sono stati, come noto, non solo la città dell’Aquila, ma numerosi centri storici minori, costituenti una fitta rete di città medio-piccole, ancora in buona parte conservate nel loro tessuto edilizio ed urbanistico. Le provvidenze per la ricostruzione prese all’indomani del sisma sono a tutt’oggi argomento di grande dibattito nel panorama nazionale e regionale, anche per la oggettiva difficoltà di definire metodologie di intervento applicabili alla ricca e articolata identità locale. Il contributo che qui si propone fa riferimento a questo dibattito, e ad una vicenda che va dalle fase di avvio della ricostruzione agli esiti ad oggi raggiunti. A supportare tale vicenda è l’esperienza maturata dagli autori nella elaborazione di alcuni Piani di ricostruzione e nella messa a punto dell’approccio metodologico più rispondente alle tematiche del recupero del patrimonio danneggiato.
Restauro e ricostruzione. Riflessioni sui centri della valle Subequana / Varagnoli, Claudio; Serafini, Lucia; Verazzo, Clara. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - 25:2(2012), pp. 1-8.
Restauro e ricostruzione. Riflessioni sui centri della valle Subequana
Varagnoli, Claudio;
2012
Abstract
Il terremoto del 6 aprile 2009, che ha colpito l’Abruzzo e la provincia dell’Aquila in particolare, ha prodotto una nuova cesura nella storia di lunga durata della regione. A rimanerne gravemente colpiti sono stati, come noto, non solo la città dell’Aquila, ma numerosi centri storici minori, costituenti una fitta rete di città medio-piccole, ancora in buona parte conservate nel loro tessuto edilizio ed urbanistico. Le provvidenze per la ricostruzione prese all’indomani del sisma sono a tutt’oggi argomento di grande dibattito nel panorama nazionale e regionale, anche per la oggettiva difficoltà di definire metodologie di intervento applicabili alla ricca e articolata identità locale. Il contributo che qui si propone fa riferimento a questo dibattito, e ad una vicenda che va dalle fase di avvio della ricostruzione agli esiti ad oggi raggiunti. A supportare tale vicenda è l’esperienza maturata dagli autori nella elaborazione di alcuni Piani di ricostruzione e nella messa a punto dell’approccio metodologico più rispondente alle tematiche del recupero del patrimonio danneggiato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


