In Italia, l’emergenza sanitaria ha avuto forti ripercussioni sulla vita delle persone, amplificando disuguaglianze già evidenti e generandone di nuove. In ambito educativo, si sono registrate pesanti ricadute in tema di povertà educativa: la didattica a distanza (almeno la sua versione “emergenziale” realizzata durante il lockdown) ha infatti rischiato di far venir meno il principio di equità che dovrebbe guidare ogni azione educativa e di favorire il radicamento delle differenze fra gli studenti, legate al loro ambiente domestico, caratterizzato dal possesso o meno di adeguati spazi e strumenti tecnologici e dalle caratteristiche socio-economiche delle famiglie. L’obiettivo del presente studio è quello di analizzare la distanza esistente fra chi possiede tutte le risorse adatte a promuovere la didattica a distanza e chi, invece, ne è escluso, in modo parziale o totale. Ciò verrà fatto attraverso i dati del Questionario Studente INVALSI dell’anno scolastico 2018/19, utilizzati come proxy dei dati relativi all’anno scolastico 2019/20 (non disponibili per la mancata somministrazione delle prove durante il lockdown). Mediante la georeferenziazione degli istituti scolastici e l’analisi di Autocorrelazione Spaziale globale (Moran) e locale (LISA), univariata e bivariata, saranno individuati cluster spaziali di scuole al fine di far emergere importanti peculiarità territoriali.
Disuguaglianze territoriali e povertà educativa nell’emergenza Covid-19: uno studio sulle famiglie italiane e la necessità di “fare scuola ma non a scuola” / Riccardi, Veronica; Donno, Silvia; Bagnarol, Cecilia. - In: Q-TIMES WEBMAGAZINE. - ISSN 2038-3282. - Anno XII, Numero 4:(2020), pp. 379-395.
Disuguaglianze territoriali e povertà educativa nell’emergenza Covid-19: uno studio sulle famiglie italiane e la necessità di “fare scuola ma non a scuola”
Cecilia Bagnarol
2020
Abstract
In Italia, l’emergenza sanitaria ha avuto forti ripercussioni sulla vita delle persone, amplificando disuguaglianze già evidenti e generandone di nuove. In ambito educativo, si sono registrate pesanti ricadute in tema di povertà educativa: la didattica a distanza (almeno la sua versione “emergenziale” realizzata durante il lockdown) ha infatti rischiato di far venir meno il principio di equità che dovrebbe guidare ogni azione educativa e di favorire il radicamento delle differenze fra gli studenti, legate al loro ambiente domestico, caratterizzato dal possesso o meno di adeguati spazi e strumenti tecnologici e dalle caratteristiche socio-economiche delle famiglie. L’obiettivo del presente studio è quello di analizzare la distanza esistente fra chi possiede tutte le risorse adatte a promuovere la didattica a distanza e chi, invece, ne è escluso, in modo parziale o totale. Ciò verrà fatto attraverso i dati del Questionario Studente INVALSI dell’anno scolastico 2018/19, utilizzati come proxy dei dati relativi all’anno scolastico 2019/20 (non disponibili per la mancata somministrazione delle prove durante il lockdown). Mediante la georeferenziazione degli istituti scolastici e l’analisi di Autocorrelazione Spaziale globale (Moran) e locale (LISA), univariata e bivariata, saranno individuati cluster spaziali di scuole al fine di far emergere importanti peculiarità territoriali.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Territorial inequalities_Riccardi_Donno_Bagnarol.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
1.4 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.4 MB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.