Nel celebre testo La fotografia del 1927 Siegfried Kracauer ci propone un’immagine del nostro quotidiano dominato dalla «riproducibilità tecnica» che oggi è a noi familiare. Le «riviste illustrate» parrebbero ricordarci i siti Web e le «fotografie su fotografie» i dati che ogni giorno siamo abituati ad immagazzinare, consultare e condividere senza sosta. La provocazione che il filosofo lanciava allora parlando di un mondo contemporaneo «strappato alla morte, ma in realtà […] abbandonato in sua balìa», risuona oggi più attuale che mai. Il Web e più in generale le cosiddette ICT (Information and Communications Technology) sono ormai parte integrante della nostra quotidianità. L’utilizzo di massa di smartphone, personal computer e strumenti digitali costantemente connessi è sempre più diffuso e sembra condizionare il nostro modo di informarci, di lavorare e di comunicare. Così, dinanzi ad una massiccia diffusione dei dispositivi elettronici, diviene imprescindibile chiedere un aggiornamento critico sulle derive prodotte dal rapporto uomo-macchina che si evolve e modifica senza sosta. Siamo circondati sempre più da tecnologie che ci aiutano a conservare e a condividere dati, ma l’incessante messa in memoria di questo sistema permette un vivo e autentico dialogo con l’umano?
Il web al servizio di una memoria viva o di un eterno presente? Breve nota critica / Matarrese, MARIA SERENA. - In: IO01, UMANESIMO TECNOLOGICO. - ISSN 2785-2377. - (2024).
Il web al servizio di una memoria viva o di un eterno presente? Breve nota critica
Maria Serena Matarrese
2024
Abstract
Nel celebre testo La fotografia del 1927 Siegfried Kracauer ci propone un’immagine del nostro quotidiano dominato dalla «riproducibilità tecnica» che oggi è a noi familiare. Le «riviste illustrate» parrebbero ricordarci i siti Web e le «fotografie su fotografie» i dati che ogni giorno siamo abituati ad immagazzinare, consultare e condividere senza sosta. La provocazione che il filosofo lanciava allora parlando di un mondo contemporaneo «strappato alla morte, ma in realtà […] abbandonato in sua balìa», risuona oggi più attuale che mai. Il Web e più in generale le cosiddette ICT (Information and Communications Technology) sono ormai parte integrante della nostra quotidianità. L’utilizzo di massa di smartphone, personal computer e strumenti digitali costantemente connessi è sempre più diffuso e sembra condizionare il nostro modo di informarci, di lavorare e di comunicare. Così, dinanzi ad una massiccia diffusione dei dispositivi elettronici, diviene imprescindibile chiedere un aggiornamento critico sulle derive prodotte dal rapporto uomo-macchina che si evolve e modifica senza sosta. Siamo circondati sempre più da tecnologie che ci aiutano a conservare e a condividere dati, ma l’incessante messa in memoria di questo sistema permette un vivo e autentico dialogo con l’umano?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


