Il saggio esamina la presenza degli eufemismi nel linguaggio economico e finanziario contemporaneo, fondando l’analisi su un ampio corpus di articoli provenienti da alcuni dei maggiori quotidiani italiani. Tra le strategie retoriche del linguaggio economico, gli eufemismi hanno rappresentato, soprattutto in tempi recenti, una risorsa sempre più sfruttata, favorita anche dalle profonde crisi che hanno contrassegnato gli ultimi decenni. Nel contributo si osservano, anzitutto, le peculiarità degli usi eufemistici nel linguaggio giornalistico; si passa, poi, a illustrare le tipologie più ricorrenti di eufemismo, che in àmbito economico conoscono varie declinazioni (metafore, perifrasi, metonimie, ossimori, litoti, acronimi, tecnicismi, forestierismi); si analizzano, quindi, i quattro campi semantici che mostrano il più alto tasso di eufemizzazione (la crisi economica; la povertà e le sue cause; l’inflazione e il costo della vita; le tasse e le imposte), registrando un ampio corredo di voci ricorrenti e ad alto grado di lessicalizzazione.
Nominibus mollire licet mala (soprattutto in tempi di crisi): l’eufemismo come strategia retorica nel linguaggio economico-finanziario contemporaneo / Ventura, Emanuele. - In: STUDI DI LESSICOGRAFIA ITALIANA. - ISSN 0392-5218. - (2024), pp. 427-473.
Nominibus mollire licet mala (soprattutto in tempi di crisi): l’eufemismo come strategia retorica nel linguaggio economico-finanziario contemporaneo
Emanuele Ventura
2024
Abstract
Il saggio esamina la presenza degli eufemismi nel linguaggio economico e finanziario contemporaneo, fondando l’analisi su un ampio corpus di articoli provenienti da alcuni dei maggiori quotidiani italiani. Tra le strategie retoriche del linguaggio economico, gli eufemismi hanno rappresentato, soprattutto in tempi recenti, una risorsa sempre più sfruttata, favorita anche dalle profonde crisi che hanno contrassegnato gli ultimi decenni. Nel contributo si osservano, anzitutto, le peculiarità degli usi eufemistici nel linguaggio giornalistico; si passa, poi, a illustrare le tipologie più ricorrenti di eufemismo, che in àmbito economico conoscono varie declinazioni (metafore, perifrasi, metonimie, ossimori, litoti, acronimi, tecnicismi, forestierismi); si analizzano, quindi, i quattro campi semantici che mostrano il più alto tasso di eufemizzazione (la crisi economica; la povertà e le sue cause; l’inflazione e il costo della vita; le tasse e le imposte), registrando un ampio corredo di voci ricorrenti e ad alto grado di lessicalizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.