A far da sponda all’anticipato approdo di Gualterius de Alamania in Abruzzo è un gruppo di specialisti nella plastica architettonica e nell’arredo ecclesiastico che opera alle pendici della Maiella, anzitutto a Guardiagrele e a Fara San Martino, almeno dal 1411. La selezione di repertori fitomorfi analoghi all’avello Cantelmo-Caldora ne dichiara l’origine, via via sfibrata per assecondare il gusto locale. Nel vagliare il lacunoso sopravvissuto di impronta alemanna, i segni dell’acclimatamento rivelano un idioma in dissolvenza.
Il richiamo dell'Abruzzo tra le vie consolari e i tratturi della transumanza: la schiatta di maestri alemanni al tempo di Ladislao di Durazzo / Planamente, Jessica. - LXXVIII:MISCELLANEA DELLA SOCIETÀ ROMANA DI STORIA PATRIA(2024), pp. 471-485. (Intervento presentato al convegno Lungo la via Tiburtina Valeria nel Medioevo. Opere, artisti, culti e committenti (secc. XI-XV) tenutosi a Chieti-Roma).
Il richiamo dell'Abruzzo tra le vie consolari e i tratturi della transumanza: la schiatta di maestri alemanni al tempo di Ladislao di Durazzo
Jessica Planamente
2024
Abstract
A far da sponda all’anticipato approdo di Gualterius de Alamania in Abruzzo è un gruppo di specialisti nella plastica architettonica e nell’arredo ecclesiastico che opera alle pendici della Maiella, anzitutto a Guardiagrele e a Fara San Martino, almeno dal 1411. La selezione di repertori fitomorfi analoghi all’avello Cantelmo-Caldora ne dichiara l’origine, via via sfibrata per assecondare il gusto locale. Nel vagliare il lacunoso sopravvissuto di impronta alemanna, i segni dell’acclimatamento rivelano un idioma in dissolvenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.