Mario d'Addio interprete di Rosmini: politica, diritto e costituzione

La lettura che nei suoi lunghi studi Mario d'Addio ha offerto su Rosmini sono contraddistinti dall'illustrazione del passaggio dall'originario tradizionalismo favorevole all'autoriforma dei regimi assoluti e delle monarchie legittimistiche al moderno costituzionalismo. Esso fa leva sulla difesa del diritto della persona alla sua proprietà e alla tesi che nella costituzione dell'Italia unità del 1848 deve entrare la istituzione di un Tribunale politico eletto a suffragio universale per la difesa dei diritti di ragione e di libertà insieme alla difesa dei diritti di utilità affidata alle Camere. Il politico ha così gli strumenti per raggiungere il bene comune posponendogli i beni economici della società rispettando la persona e le sue autonome sfere sociali e coniugando la ragione pratica delle masse insieme alla ragione speculativa degli individui,