L’Infermieristica Legale e Forense trova fondamento intorno alla metà degli anni ‘80 negli Stati Uniti. L’Italia è stato uno dei primi paesi europei ad aver recepito l’importanza di tale figura professionale introducendo, sin dai primi anni 2000, Master annuali di formazione. Tuttavia, ad oggi, i campi di applicazione dell’infermieristica forense risultano ancora nebulosi e, come tali, soggetti ad opinabilità applicativa. La necessità di confinarli e radicalizzarli a priori è indispensabile al fine di settorializzare e ottimizzare la preparazione del professionista sanitario sulla base dell’effettivo ruolo che è tenuto a ricoprire. La formazione dell’infermiere forense è particolarmente importante anche e soprattutto in virtù del delicato ruolo che riveste nell’ambito dell’assistenza sanitaria alle vittime di violenza. L’infermiere forense è infatti in prima linea nell’accoglienza della vittima e nel repertamento biologico, descrittivo e fotografico dei segni di violenza: la perizia nell’espletare tali mansioni condiziona in modo spesso determinante la tempestiva applicabilità di misure di protezione delle vittime. La tutela delle vittime di violenza non si esaurisce infatti nell’inasprimento dei provvedimenti penali, ma richiede – per poter compiersi a pieno – la garanzia di un intervento sanitario coordinato ed efficace, indispensabile per il repertamento irripetibile di segni obiettivi di possibile valenza probatoria. Riteniamo che il ruolo dell’infermiere forense sia cruciale a questo scopo: valorizzarne e standardizzarne l’operato – eventualmente sulla base del modello statunitense del “Sexual Assault Nurse Examiner” (SANE) - costituisce un’urgenza non più procrastinabile.
Il Ruolo Chiave dell’Infermiere Forense nella Tutela delle Vittime di Violenza / Cecannecchia, Camilla; Sorace, Letizia; Albore, Marco; D'Antonio, Gianpiero. - (2022). (Intervento presentato al convegno 45° CONGRESSO NAZIONALE SIMLA tenutosi a Bari).
Il Ruolo Chiave dell’Infermiere Forense nella Tutela delle Vittime di Violenza.
Camilla Cecannecchia;Letizia Sorace;Marco Albore;Gianpiero D’Antonio.
2022
Abstract
L’Infermieristica Legale e Forense trova fondamento intorno alla metà degli anni ‘80 negli Stati Uniti. L’Italia è stato uno dei primi paesi europei ad aver recepito l’importanza di tale figura professionale introducendo, sin dai primi anni 2000, Master annuali di formazione. Tuttavia, ad oggi, i campi di applicazione dell’infermieristica forense risultano ancora nebulosi e, come tali, soggetti ad opinabilità applicativa. La necessità di confinarli e radicalizzarli a priori è indispensabile al fine di settorializzare e ottimizzare la preparazione del professionista sanitario sulla base dell’effettivo ruolo che è tenuto a ricoprire. La formazione dell’infermiere forense è particolarmente importante anche e soprattutto in virtù del delicato ruolo che riveste nell’ambito dell’assistenza sanitaria alle vittime di violenza. L’infermiere forense è infatti in prima linea nell’accoglienza della vittima e nel repertamento biologico, descrittivo e fotografico dei segni di violenza: la perizia nell’espletare tali mansioni condiziona in modo spesso determinante la tempestiva applicabilità di misure di protezione delle vittime. La tutela delle vittime di violenza non si esaurisce infatti nell’inasprimento dei provvedimenti penali, ma richiede – per poter compiersi a pieno – la garanzia di un intervento sanitario coordinato ed efficace, indispensabile per il repertamento irripetibile di segni obiettivi di possibile valenza probatoria. Riteniamo che il ruolo dell’infermiere forense sia cruciale a questo scopo: valorizzarne e standardizzarne l’operato – eventualmente sulla base del modello statunitense del “Sexual Assault Nurse Examiner” (SANE) - costituisce un’urgenza non più procrastinabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.