La porta bronzea dell'abbazia benedettina di San Clemente a Casauria in Abruzzo, eseguita tra 1182 e 1189, presenta 72 pannelli, di cui in origine 22 con i "castella terrae Sancti Clementis" e 4 con le figure dell’abate committente Gioele, del santo titolare Clemente, del re normanno Guglielmo II e dell’imperatore carolingio Ludovico II. Gli autori si soffermano sulle complesse vicende che – tra ‘700 e ‘900 – causarono lo spostamento e la perdita di molte formelle, sul restauro integrativo condotto sui battenti nel 1933 e, più in generale, sugli interventi di conservazione e valorizzazione di cui l’architettura del complesso fu oggetto a partire dalla fine del XIX secolo. In Appendice si pubblica un disegno inedito della perduta porta dell'abbaziale di San Salvatore Maggiore sul Monte Letenano in Sabina (1506), che si può considerare una ripresa rinascimentale del modello visuale dei possedimenti del monastero ideato in età romanica per i battenti di San Clemente a Casauria.
Immagine e materia: uno studio propedeutico per la porta bronzea dell'abbazia di San Clemente a Casauria / Iacobini, Antonio; Cavallini, Emanuele; Sottile, Sabrina. - 78:(2024), pp. 189-216. (Intervento presentato al convegno Lungo la Via Tiburtina Valeria nel Medioevo. Opere, artisti, culti e committenti (secc. XI-XV) tenutosi a Chieti-Roma).
Immagine e materia: uno studio propedeutico per la porta bronzea dell'abbazia di San Clemente a Casauria
Iacobini, Antonio;
2024
Abstract
La porta bronzea dell'abbazia benedettina di San Clemente a Casauria in Abruzzo, eseguita tra 1182 e 1189, presenta 72 pannelli, di cui in origine 22 con i "castella terrae Sancti Clementis" e 4 con le figure dell’abate committente Gioele, del santo titolare Clemente, del re normanno Guglielmo II e dell’imperatore carolingio Ludovico II. Gli autori si soffermano sulle complesse vicende che – tra ‘700 e ‘900 – causarono lo spostamento e la perdita di molte formelle, sul restauro integrativo condotto sui battenti nel 1933 e, più in generale, sugli interventi di conservazione e valorizzazione di cui l’architettura del complesso fu oggetto a partire dalla fine del XIX secolo. In Appendice si pubblica un disegno inedito della perduta porta dell'abbaziale di San Salvatore Maggiore sul Monte Letenano in Sabina (1506), che si può considerare una ripresa rinascimentale del modello visuale dei possedimenti del monastero ideato in età romanica per i battenti di San Clemente a Casauria.File | Dimensione | Formato | |
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