"Su di un liuto nordafricano conservato nel Museo Preistorico Etnografico 'Luigi Pigorini'", esplora uno specifico ‘ūd nordafricano custodito presso il Museo Pigorini di Roma. Lo studio analizza la storia dell’oggetto, le sue caratteristiche organologiche e le particolarità costruttive che lo distinguono dagli altri strumenti simili. Lo strumento, originario di Tripoli e costruito nel 1905, proviene dalla collezione dell’etnomusicologo Antonin Laffage. L’‘ūd, ricco di dettagli iconografici e decorativi, rappresenta un modello iconico per la cultura musicale maghrebina e viene analizzato anche attraverso esami endoscopici che rivelano una tecnica costruttiva raffinata e un design strutturale complesso. Confrontando questo esemplare con altre tradizioni liutistiche dell’epoca, si evidenzia l’influenza di scuole levantine e greco-anatoliche sulla costruzione e sui dettagli decorativi del liuto, offrendo inoltre un ritratto delle pratiche musicali e delle contaminazioni culturali presenti nella Tripoli di inizio Novecento.
Su di un liuto nordafricano conservato nel Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” / Susca, Alessandro. - In: IL SAGGIATORE MUSICALE. - ISSN 1123-8615. - 1(2023), pp. 75-92.
Su di un liuto nordafricano conservato nel Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”
Alessandro Susca
2023
Abstract
"Su di un liuto nordafricano conservato nel Museo Preistorico Etnografico 'Luigi Pigorini'", esplora uno specifico ‘ūd nordafricano custodito presso il Museo Pigorini di Roma. Lo studio analizza la storia dell’oggetto, le sue caratteristiche organologiche e le particolarità costruttive che lo distinguono dagli altri strumenti simili. Lo strumento, originario di Tripoli e costruito nel 1905, proviene dalla collezione dell’etnomusicologo Antonin Laffage. L’‘ūd, ricco di dettagli iconografici e decorativi, rappresenta un modello iconico per la cultura musicale maghrebina e viene analizzato anche attraverso esami endoscopici che rivelano una tecnica costruttiva raffinata e un design strutturale complesso. Confrontando questo esemplare con altre tradizioni liutistiche dell’epoca, si evidenzia l’influenza di scuole levantine e greco-anatoliche sulla costruzione e sui dettagli decorativi del liuto, offrendo inoltre un ritratto delle pratiche musicali e delle contaminazioni culturali presenti nella Tripoli di inizio Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.