«Dati dallo Spazio e tutela dei diritti dell’individuo tra tecnologie e piattaforme spaziali per un futuro sostenibile», questo è il titolo del contributo. Sarebbe, forse, più opportuno parlare di “Natura dallo Spazio e tutela dei diritti dell’individuo”. Infatti, proprio negli ultimi anni, i satelliti di Osservazione della Terra hanno generato una grande quantità di dati geospaziali. I cd. Earth Observation data (EO data) hanno assunto un ruolo di rilievo con riguardo alla comprensione di svariati processi che interessano il nostro Pianeta e, di conseguenza, alle attività di monitoraggio del cambiamento climatico e ambientale, di rilevamento e prevenzione del rischio. Basti pensare, ad esempio, alla grande attenzione che oggi si dedica alle strategie future di contenimento dei rischi catastrofali in ambito agricolo mediante contratti di assicurazione (polizze index based) che si basano sull’utilizzo di immagini e dati che giungono dai satelliti per l’Osservazione della Terra in un’ottica di prevenzione e precauzione . Si sta assistendo ad un aumento notevole della richiesta di servizi satellitari di tipo Earth Observation, della disponibilità delle tecnologie necessarie in ambito spaziale e dell’accesso diffuso ai dati spaziali. Il tutto si inserisce nel contesto della Space Economy. L’acquisizione da parte dei satelliti di una mole sempre più ampia di dati conduce ai Big EO data e proprio la complessità nella gestione e nell’analisi degli stessi è la causa scatenante dello sviluppo di ormai varie piattaforme di cloud computing, oggi coinvolte dalla disciplina del Digital Services Act. Interessante, dunque, sarà, alla luce dei punti di vulnerabilità dell’utilizzo dei EO data (privacy, sostenibilità), condurre un’analisi sul rapporto tra Digital Services Act, Cloud Computing e Earth Observation data, cosí da valutare l’adeguatezza e la sufficienza di tale normativa anche in ambito di Space Economy. Il presente lavoro indagherà su come, attraverso i servizi e i dati spaziali dell’Unione Europea è possibile ottenere informazioni fondamentali nell’ambito delle strategie aziendali votate all’abbattimento e al monitoraggio delle emissioni e alla salvaguardia ambientale contribuendo in tal modo alla transizione ecologica che mira alla neutralità di anidride carbonica entro il 2050. I programmi spaziali dell’Unione Europea sono, dunque, una risorsa importante per supportare l’implementazione del Green Deal. Trasporti, energia ed agricoltura rappresentano i settori che più potranno beneficiarne che avranno dati utili a disposizione che consentiranno loro di ridurre il proprio impatto ambientale e la propria impronta di CO2. Verranno illustrate quali sono le pratiche che industrie ed imprese possono intraprendere in relazione alle infrastrutture spaziali messe a disposizione dall’Unione. Il settore energetico, ad esempio, ha già avviato il passaggio dai combustibili fossili a quelli rinnovabili partendo dalla scelta dei siti che costituisce un prerequisito essenziale per la produzione efficiente dell’energia; scelta che, evidentemente, può essere facilitata dai dati spaziali che sono in grado di permettere di gestire nel migliore dei modi gli elementi cruciali classici quali i dati meteorologici, le caratteristiche orografiche e topografiche di un’area. I modelli di irradiazione forniti dai programmi spaziali consentono, infatti, di ottimizzare la localizzazione degli impianti fotovoltaici, così come i dati sui venti e sulle correnti marine permettono di capire dove posizionare pale eoliche o sistemi di produzione che sfruttano le maree. Si pensi, ancora, ai benefici che le applicazioni spaziali possono portare alla cd. agricoltura di precisione, permettendo un utilizzo più efficiente delle risorse, un minore impatto ambientale ed una migliore produttività.

Dati dallo Spazio e tutela dei diritti dell’individuo tra tecnologie e piattaforme spaziali per un futuro sostenibile / Fabrocini, Alessandra; Grimaldi, Paola. - (2024). (Intervento presentato al convegno Convegno “L’informazione ed il diritto” organizzato da Università degli studi di Napoli Federico II; L’Orientale; Parthenope; Suor Orsola. tenutosi a 31 maggio 2024 ore 9.30-18.30 - Università degli studi di Napoli Federico II 30 maggio 2024 ore 9-18.30 - UniParthenope - Palazzo Pacanowshi 29 maggio 2024 ore 9-18.30 - Università degli studi di Napoli Federico II).

Dati dallo Spazio e tutela dei diritti dell’individuo tra tecnologie e piattaforme spaziali per un futuro sostenibile

Alessandra Fabrocini;Paola Grimaldi
2024

Abstract

«Dati dallo Spazio e tutela dei diritti dell’individuo tra tecnologie e piattaforme spaziali per un futuro sostenibile», questo è il titolo del contributo. Sarebbe, forse, più opportuno parlare di “Natura dallo Spazio e tutela dei diritti dell’individuo”. Infatti, proprio negli ultimi anni, i satelliti di Osservazione della Terra hanno generato una grande quantità di dati geospaziali. I cd. Earth Observation data (EO data) hanno assunto un ruolo di rilievo con riguardo alla comprensione di svariati processi che interessano il nostro Pianeta e, di conseguenza, alle attività di monitoraggio del cambiamento climatico e ambientale, di rilevamento e prevenzione del rischio. Basti pensare, ad esempio, alla grande attenzione che oggi si dedica alle strategie future di contenimento dei rischi catastrofali in ambito agricolo mediante contratti di assicurazione (polizze index based) che si basano sull’utilizzo di immagini e dati che giungono dai satelliti per l’Osservazione della Terra in un’ottica di prevenzione e precauzione . Si sta assistendo ad un aumento notevole della richiesta di servizi satellitari di tipo Earth Observation, della disponibilità delle tecnologie necessarie in ambito spaziale e dell’accesso diffuso ai dati spaziali. Il tutto si inserisce nel contesto della Space Economy. L’acquisizione da parte dei satelliti di una mole sempre più ampia di dati conduce ai Big EO data e proprio la complessità nella gestione e nell’analisi degli stessi è la causa scatenante dello sviluppo di ormai varie piattaforme di cloud computing, oggi coinvolte dalla disciplina del Digital Services Act. Interessante, dunque, sarà, alla luce dei punti di vulnerabilità dell’utilizzo dei EO data (privacy, sostenibilità), condurre un’analisi sul rapporto tra Digital Services Act, Cloud Computing e Earth Observation data, cosí da valutare l’adeguatezza e la sufficienza di tale normativa anche in ambito di Space Economy. Il presente lavoro indagherà su come, attraverso i servizi e i dati spaziali dell’Unione Europea è possibile ottenere informazioni fondamentali nell’ambito delle strategie aziendali votate all’abbattimento e al monitoraggio delle emissioni e alla salvaguardia ambientale contribuendo in tal modo alla transizione ecologica che mira alla neutralità di anidride carbonica entro il 2050. I programmi spaziali dell’Unione Europea sono, dunque, una risorsa importante per supportare l’implementazione del Green Deal. Trasporti, energia ed agricoltura rappresentano i settori che più potranno beneficiarne che avranno dati utili a disposizione che consentiranno loro di ridurre il proprio impatto ambientale e la propria impronta di CO2. Verranno illustrate quali sono le pratiche che industrie ed imprese possono intraprendere in relazione alle infrastrutture spaziali messe a disposizione dall’Unione. Il settore energetico, ad esempio, ha già avviato il passaggio dai combustibili fossili a quelli rinnovabili partendo dalla scelta dei siti che costituisce un prerequisito essenziale per la produzione efficiente dell’energia; scelta che, evidentemente, può essere facilitata dai dati spaziali che sono in grado di permettere di gestire nel migliore dei modi gli elementi cruciali classici quali i dati meteorologici, le caratteristiche orografiche e topografiche di un’area. I modelli di irradiazione forniti dai programmi spaziali consentono, infatti, di ottimizzare la localizzazione degli impianti fotovoltaici, così come i dati sui venti e sulle correnti marine permettono di capire dove posizionare pale eoliche o sistemi di produzione che sfruttano le maree. Si pensi, ancora, ai benefici che le applicazioni spaziali possono portare alla cd. agricoltura di precisione, permettendo un utilizzo più efficiente delle risorse, un minore impatto ambientale ed una migliore produttività.
2024
Convegno “L’informazione ed il diritto” organizzato da Università degli studi di Napoli Federico II; L’Orientale; Parthenope; Suor Orsola.
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Dati dallo Spazio e tutela dei diritti dell’individuo tra tecnologie e piattaforme spaziali per un futuro sostenibile / Fabrocini, Alessandra; Grimaldi, Paola. - (2024). (Intervento presentato al convegno Convegno “L’informazione ed il diritto” organizzato da Università degli studi di Napoli Federico II; L’Orientale; Parthenope; Suor Orsola. tenutosi a 31 maggio 2024 ore 9.30-18.30 - Università degli studi di Napoli Federico II 30 maggio 2024 ore 9-18.30 - UniParthenope - Palazzo Pacanowshi 29 maggio 2024 ore 9-18.30 - Università degli studi di Napoli Federico II).
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