Una proposta di congettura. Su Her. 15 v. 113

This article was created with the intention of providing a possible solution to one of the most difficult lines of Ovid’s Her. 15, the epistula Sapphus ad Phaonem. The discussion will focus on the emendatio of the expression «invenire se» of the v. 113. The expression is attested only from the Flavian era and it is difficult to ascribe it to the Ovidian style. The expression has an important metric anomaly and, moreover, from a lexical point of view, it is not appropriate to the context in which it is inserted.

Il presente contributo nasce con l’intento di offrire una possibile soluzione ad uno dei versi più incriminati della quindicesima eroide di Ovidio, l’epistula Sapphus ad Phaonem. La discussione sarà incentrata sull’emendatio dell’espressione «invenire se» del v. 113 la quale, attestata solo a partire dall’epoca flavia, non solo è difficilmente attribui- bile allo stile ovidiano, ma presenta un’anomalia metrica di non poco conto e, inoltre, dal punto di vista lessicale, non è consona al contesto in cui è inserita.