Coinvolgere la popolazione è fondamentale per garantire una migliore resilienza ai rischi naturali che massimizzi l’autoprotezione. Tra i maggiori predittori della motivazione a proteggersi c’è la percezione del rischio (van Valkengoed & Steg, 2019). Un cospicuo numero di ricerche ha studiato la percezione del rischio; tuttavia, non esistono sintesi quantitative della letteratura disponibile. Questo contributo mira a 1) stimare meta-analiticamente la grandezza degli effetti di diversi potenziali antecedenti della percezione del rischio, e 2) indagare l’effetto di possibili moderatori di tali relazioni. Attraverso l’utilizzo di una stringa di ricerca su vari database (Scopus, Web of Science, PsycINFO) e seguendo le linee guida PRISMA (Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses), sono state individuate 121 voci bibliografiche (127 studi). I risultati del primo obiettivo hanno mostrato che diciannove antecedenti influenzano significativamente la percezione dei rischi naturali. Gli antecedenti risultati sono di tre tipi (Bonaiuto & Ariccio, 2020): 1) fattori legati alla relazione individuo-rischio, 2) fattori legati alla relazione individuo-comunità, 3) fattori individuali (cioè sociodemografici e disposizionali). Quelli del primo tipo sono i più frequenti tra quelli con effetti più forti (r ≥ .30). Per quanto riguarda i moderatori, in alcuni casi si sono rivelati significativi il tipo di rischio naturale considerato e il livello di rischio dell’area del campione. La gestione del rischio dovrebbe considerare i tre tipi di antecedenti, ed eventuali moderatori, seguendo le priorità risultate, onde massimizzare il coinvolgimento della popolazione per migliorarne la resilienza in tutte le necessarie fasi (preparedness, risposta, recovery).
Su quali fattori puntare per il coinvolgimento della popolazione nella gestione dei rischi naturali: una meta-analisi sulle determinanti psicologico-sociali della percezione del rischio / Theodorou, Annalisa; Milani, Alessandro; Dessi, Federica; Xie, Mei; Bonaiuto, Marino. - (2024), pp. 61-61. (Intervento presentato al convegno Le scienze umane e sociali per il sistema di protezione civile tenutosi a Roma).
Su quali fattori puntare per il coinvolgimento della popolazione nella gestione dei rischi naturali: una meta-analisi sulle determinanti psicologico-sociali della percezione del rischio
Alessandro Milani;Federica Dessi;Xie Mei;Marino Bonaiuto
2024
Abstract
Coinvolgere la popolazione è fondamentale per garantire una migliore resilienza ai rischi naturali che massimizzi l’autoprotezione. Tra i maggiori predittori della motivazione a proteggersi c’è la percezione del rischio (van Valkengoed & Steg, 2019). Un cospicuo numero di ricerche ha studiato la percezione del rischio; tuttavia, non esistono sintesi quantitative della letteratura disponibile. Questo contributo mira a 1) stimare meta-analiticamente la grandezza degli effetti di diversi potenziali antecedenti della percezione del rischio, e 2) indagare l’effetto di possibili moderatori di tali relazioni. Attraverso l’utilizzo di una stringa di ricerca su vari database (Scopus, Web of Science, PsycINFO) e seguendo le linee guida PRISMA (Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses), sono state individuate 121 voci bibliografiche (127 studi). I risultati del primo obiettivo hanno mostrato che diciannove antecedenti influenzano significativamente la percezione dei rischi naturali. Gli antecedenti risultati sono di tre tipi (Bonaiuto & Ariccio, 2020): 1) fattori legati alla relazione individuo-rischio, 2) fattori legati alla relazione individuo-comunità, 3) fattori individuali (cioè sociodemografici e disposizionali). Quelli del primo tipo sono i più frequenti tra quelli con effetti più forti (r ≥ .30). Per quanto riguarda i moderatori, in alcuni casi si sono rivelati significativi il tipo di rischio naturale considerato e il livello di rischio dell’area del campione. La gestione del rischio dovrebbe considerare i tre tipi di antecedenti, ed eventuali moderatori, seguendo le priorità risultate, onde massimizzare il coinvolgimento della popolazione per migliorarne la resilienza in tutte le necessarie fasi (preparedness, risposta, recovery).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.