I registri rappresentano lo strumento di eccellenza per monitorare la sicurezza dei dispositivi impiantati in quanto permettono di misurare differenze negli esiti degli interventi e rintracciare rapidamente i pazienti nel caso di incidenti correlati al dispositivo impiantato. In Italia, nel 2006 è partito l’iter che, con il DPCM 3/3/2017, ha portato all’istituzione del Registro Nazionale delle Protesi Impiantabili (RIPI) all’interno del quale è compreso il Registro Italiano ArtroProtesi (RIAP), una federazione di registri regionali coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e che raccoglie, su base volontaria, i dati degli interventi di impianto, rimozione o revisione di anca, ginocchio, spalla e caviglia. Il numero di interventi di protesi di caviglia (PC) è più che decuplicato nell’arco di 21 anni, passando da 96 nel 2001 a 996 nel 2022, con un incremento medio annuo del 11,8%, grazie anche all’importante evoluzione tecnologica osservata nelle ultime decadi per tali dispositivi. Il RIAP, dal 2019, ha reso disponibile il modulo di raccolta dati per PC, tuttavia il numero di interventi registrati fino al 2022 si è limitato a poche unità. L’infrastruttura per la raccolta dati esiste e il tempo necessario per la compilazione di una scheda RIAP è mediamente pari a 2,5 minuti. È ormai indispensabile che i chirurghi italiani possano fare riferimento ai dati del proprio Paese, soprattutto per dispositivi come le protesi di caviglia che rappresentano una tecnologia in rapida evoluzione. Questo lavoro ha lo scopo di illustrare l’evoluzione delle PC e l’organizzazione nel RIAP della raccolta dei dati del loro impianto.
Artroprotesi di caviglia: evoluzione del dispositivo e organizzazione del Registro nazionale / Manuela Samaila, Elena; Falcone, Tiziana; Ciccarelli, Paola; Ceccarelli, Stefania; Cuccu, Adriano; Alfieri Montrasio, Umberto; Ciminello, Enrico; Torre, Marina. - In: GIORNALE ITALIANO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. - ISSN 0390-0134. - (2024).
Artroprotesi di caviglia: evoluzione del dispositivo e organizzazione del Registro nazionale
Stefania Ceccarelli;Adriano Cuccu;Enrico Ciminello;
2024
Abstract
I registri rappresentano lo strumento di eccellenza per monitorare la sicurezza dei dispositivi impiantati in quanto permettono di misurare differenze negli esiti degli interventi e rintracciare rapidamente i pazienti nel caso di incidenti correlati al dispositivo impiantato. In Italia, nel 2006 è partito l’iter che, con il DPCM 3/3/2017, ha portato all’istituzione del Registro Nazionale delle Protesi Impiantabili (RIPI) all’interno del quale è compreso il Registro Italiano ArtroProtesi (RIAP), una federazione di registri regionali coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e che raccoglie, su base volontaria, i dati degli interventi di impianto, rimozione o revisione di anca, ginocchio, spalla e caviglia. Il numero di interventi di protesi di caviglia (PC) è più che decuplicato nell’arco di 21 anni, passando da 96 nel 2001 a 996 nel 2022, con un incremento medio annuo del 11,8%, grazie anche all’importante evoluzione tecnologica osservata nelle ultime decadi per tali dispositivi. Il RIAP, dal 2019, ha reso disponibile il modulo di raccolta dati per PC, tuttavia il numero di interventi registrati fino al 2022 si è limitato a poche unità. L’infrastruttura per la raccolta dati esiste e il tempo necessario per la compilazione di una scheda RIAP è mediamente pari a 2,5 minuti. È ormai indispensabile che i chirurghi italiani possano fare riferimento ai dati del proprio Paese, soprattutto per dispositivi come le protesi di caviglia che rappresentano una tecnologia in rapida evoluzione. Questo lavoro ha lo scopo di illustrare l’evoluzione delle PC e l’organizzazione nel RIAP della raccolta dei dati del loro impianto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.