L’articolo ripercorre le tappe del ragionamento che ha condotto chi scrive all’edizione critica dell’Endimion a la Luna del Cariteo, soffermandosi più diffusamente di quanto fatto nella Nota al testo dell’edizione su alcune implicazioni storiche e teoriche della dimostrazione lì svolta. Sono due i testimoni fondamentali che si contendono il ruolo di base per l’edizione (il codice Marocco, esemplato ante 1494, e la stampa princeps impressa nel 1506): la soluzione editoriale proposta accorda al manoscritto il ruolo di testimone da porre a fondamento dell’edizione, ma integra, sulla base di considerazioni filologiche e macrotestuali, quattro sonetti recati dalla sola stampa. Tale scelta, solo in apparenza eclettica, consente di osservare una struttura e una lezione plausibilmente più vicina all’ultima volontà d’autore (o che comunque testimonia tracce di un lavoro autoriale più avanzato) e lascia intravedere suggestive geometrie costruttive, percepibili compiutamente nella forma ricostruita più di quanto sia materialmente osservabile nei testimoni recanti il canzoniere cariteano.
Il "primo canzoniere" di Cariteo: filologia e macrotesto / Carlomusto, Alessandro. - (2024), pp. 147-165. (Intervento presentato al convegno Tradizione dei testi lirici tra manoscritti e stampa nel Quattro-Cinquecento tenutosi a Milano) [10.54103/consonanze.161].
Il "primo canzoniere" di Cariteo: filologia e macrotesto
Alessandro Carlomusto
2024
Abstract
L’articolo ripercorre le tappe del ragionamento che ha condotto chi scrive all’edizione critica dell’Endimion a la Luna del Cariteo, soffermandosi più diffusamente di quanto fatto nella Nota al testo dell’edizione su alcune implicazioni storiche e teoriche della dimostrazione lì svolta. Sono due i testimoni fondamentali che si contendono il ruolo di base per l’edizione (il codice Marocco, esemplato ante 1494, e la stampa princeps impressa nel 1506): la soluzione editoriale proposta accorda al manoscritto il ruolo di testimone da porre a fondamento dell’edizione, ma integra, sulla base di considerazioni filologiche e macrotestuali, quattro sonetti recati dalla sola stampa. Tale scelta, solo in apparenza eclettica, consente di osservare una struttura e una lezione plausibilmente più vicina all’ultima volontà d’autore (o che comunque testimonia tracce di un lavoro autoriale più avanzato) e lascia intravedere suggestive geometrie costruttive, percepibili compiutamente nella forma ricostruita più di quanto sia materialmente osservabile nei testimoni recanti il canzoniere cariteano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.