Se la presenza di marchi e sigle apposti sul prodotto finito parrebbe cosa piuttosto nota e frequente, simili attestazioni risultano invece alquanto rare su alcuni tipi di strumenti utilizzati durante determinate fasi della chaîne opératoire che caratterizza i processi di produzione della ceramica (distanziatori, barre da fornace etc.). Lo scopo di questo studio sarà quindi quello di presentare le attestazioni note cercando di comprendere il motivo di questa quasi totale assenza di marchi di fabbrica o sigle di produzione nell’ambito di officine che già dal periodo arcaico possono considerarsi specializzate, con un’articolata divisione del lavoro e con volumi di produzione tali da far pensare al coinvolgimento di un numero nutrito di professionisti capaci di gestire impianti di cottura spesso condivisi da più maestranze. Verrà quindi introdotto come caso studio quello del quartiere artigianale di Veio-Piano di Comunità – adibito alla produzione di bucchero - che ha restituito strumenti marchiati e tuttora senza confronti puntuali nel panorama dell’Italia preromana.
Parziali assenze: sigle e marchi su strumenti della produzione ceramica (VI-III sec. a.C) / Servoli, Sofia. - (2023), pp. 7-19. (Intervento presentato al convegno Stemmi, marchi di fabbrica e sigle di produzione tenutosi a Savona, Complesso Monumentale del Priamàr).
Parziali assenze: sigle e marchi su strumenti della produzione ceramica (VI-III sec. a.C)
Sofia Servoli
2023
Abstract
Se la presenza di marchi e sigle apposti sul prodotto finito parrebbe cosa piuttosto nota e frequente, simili attestazioni risultano invece alquanto rare su alcuni tipi di strumenti utilizzati durante determinate fasi della chaîne opératoire che caratterizza i processi di produzione della ceramica (distanziatori, barre da fornace etc.). Lo scopo di questo studio sarà quindi quello di presentare le attestazioni note cercando di comprendere il motivo di questa quasi totale assenza di marchi di fabbrica o sigle di produzione nell’ambito di officine che già dal periodo arcaico possono considerarsi specializzate, con un’articolata divisione del lavoro e con volumi di produzione tali da far pensare al coinvolgimento di un numero nutrito di professionisti capaci di gestire impianti di cottura spesso condivisi da più maestranze. Verrà quindi introdotto come caso studio quello del quartiere artigianale di Veio-Piano di Comunità – adibito alla produzione di bucchero - che ha restituito strumenti marchiati e tuttora senza confronti puntuali nel panorama dell’Italia preromana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.