Cinquecento, rendendo la penisola italica bacino di esportazione di tutte le figure professionali coinvolte nella realizzazione di quelle opere d’arte collettive che erano le scene. È in questo contesto che l’esperienza rinascimentale nell’ambito della scenografia fa ingresso nei trattati di prospettiva, al punto che viene per la prima volta redatto un manuale di scenotecnica in due libri, Pratica di fabricar scene e macchine ne’ teatri, ad opera di Nicola Sabbatini. Il presente contributo intende offrire una rilettura delle fasi operative descritte da Sabbatini nel Libro I della Pratica attraverso il metodo di rappresentazione digitale di tipo matematico il cui ambiente si configura come un vero e proprio laboratorio virtuale in cui è possibile applicare i procedimenti illustrati nel trattato ricreando le condizioni di chi si apprestava a dipingere una scenografia prospettica. Questa metodologia consente poi di interpretare quanto costruito secondo le conoscenze moderne nell’ambito della geometria proiettiva nell’ottica di valutare l’aderenza dell’intero processo alla teoria prospettica che si sostanzia in operazioni di proiezione e sezione.
Scenografia di Nicola Sabbatini tra prassi operativa e teoria proiettiva / Castiglione, Vittoria. - (2024), pp. 2491-2512. (Intervento presentato al convegno 45° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione UID 2024 tenutosi a Padova, Venezia (Italia)) [10.3280/oa-1180-c597].
Scenografia di Nicola Sabbatini tra prassi operativa e teoria proiettiva
Vittoria Castiglione
2024
Abstract
Cinquecento, rendendo la penisola italica bacino di esportazione di tutte le figure professionali coinvolte nella realizzazione di quelle opere d’arte collettive che erano le scene. È in questo contesto che l’esperienza rinascimentale nell’ambito della scenografia fa ingresso nei trattati di prospettiva, al punto che viene per la prima volta redatto un manuale di scenotecnica in due libri, Pratica di fabricar scene e macchine ne’ teatri, ad opera di Nicola Sabbatini. Il presente contributo intende offrire una rilettura delle fasi operative descritte da Sabbatini nel Libro I della Pratica attraverso il metodo di rappresentazione digitale di tipo matematico il cui ambiente si configura come un vero e proprio laboratorio virtuale in cui è possibile applicare i procedimenti illustrati nel trattato ricreando le condizioni di chi si apprestava a dipingere una scenografia prospettica. Questa metodologia consente poi di interpretare quanto costruito secondo le conoscenze moderne nell’ambito della geometria proiettiva nell’ottica di valutare l’aderenza dell’intero processo alla teoria prospettica che si sostanzia in operazioni di proiezione e sezione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.