Lavorare sugli immaginari significa provare ad incidere sulla parte sepolta, inconsapevole e rimossa delle fondamenta di un mondo, sulle piegature prime che lo preparano e lo rendono possibile, su quella zona dove si sviluppano i futuri, all’interfaccia fra ciò che già è e ciò che vorremmo far essere. Si tratta quindi di un lavoro sui presupposti che fondano il nostro stare al mondo e la nostra capacità di (ri)pensarlo. Le pratiche artistiche possono assolvere a questo compito, concimando uno spettro di immaginari territoriali che possano favorire una fuoriuscita da quel modello estrattivo che trasforma i territori in datità manipolabile per la ricerca del profitto.
Immaginari, territori e pratiche artistiche / Attili, Giovanni. - (2024), pp. 163-180.
Immaginari, territori e pratiche artistiche
Giovanni Attili
2024
Abstract
Lavorare sugli immaginari significa provare ad incidere sulla parte sepolta, inconsapevole e rimossa delle fondamenta di un mondo, sulle piegature prime che lo preparano e lo rendono possibile, su quella zona dove si sviluppano i futuri, all’interfaccia fra ciò che già è e ciò che vorremmo far essere. Si tratta quindi di un lavoro sui presupposti che fondano il nostro stare al mondo e la nostra capacità di (ri)pensarlo. Le pratiche artistiche possono assolvere a questo compito, concimando uno spettro di immaginari territoriali che possano favorire una fuoriuscita da quel modello estrattivo che trasforma i territori in datità manipolabile per la ricerca del profitto.File | Dimensione | Formato | |
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