Sul convento dell’Immacolata Concezione di Linguaglossa edificato su «una sciara di pietre vive di Muntibellu» (1644-1664)

L’insediamento dei Frati Minori Cappuccini a Linguaglossa, oggetto di questo studio, viene esaminato attraverso fonti documentarie inedite che illuminano le dinamiche sociali e politiche alla base della fondazione del convento dell’Immacolata Concezione (1644-1664). L’analisi si concentra sulle modalità di interazione tra i religiosi, il signore locale e i ceti dirigenti, rivelando come la presenza dei Cappuccini abbia risposto a esigenze di consolidamento politico e religioso. In particolare, si evidenzia come il sostegno fornito dai notabili locali non fosse solo economico, ma espressione di un equilibrio strategico che integrava le funzioni spirituali dei frati nel tessuto sociale e di potere del paese. Il convento, quindi, non emerge solo come luogo di culto, ma come istituzione radicata nelle dinamiche di controllo territoriale e nella costruzione dell’autorità comunitaria.