Gli scavi portati avanti ad Arslantepe dalla Università Sapienza di Roma, inizialmente in collaborazione con l’Università di Pavia, sono iniziati nel 1961, finalizzati allo studio delle fasi di occupazione dell’età del Ferro, quando Melid (il nome è presente nei testi assiri) era la capitale di uno dei regni neo-ittiti. Il sito, che si trova nella fertile piana di Malatya, in Turchia orientale, ha presto mostrato di avere una lunghissima sequenza di occupazione, ininterrotta per lo meno dal 5300 a.C. fino alla distruzione della città neo-ittita da parte del re neo assiro Sargon II nel 712 a.C. A questo seguono comunque delle occupazioni sporadiche in epoca romana e poi ottomana e l’ultimo momento di vita del sito è quando attorno al 1000-1100 d.C. viene usato come necropoli cristiana1. In questi sessant’anni il gruppo di lavoro impegnato nello studio dei resti rinvenuti ad Arslantepe è cresciuto moltissimo, contando oggi ricercatori da più di 20 università e istituti di ricerca italiani e stranieri. Si tratta di un progetto di carattere fortemente multidisciplinare, come è oggi caratteristica propria della ricerca archeologica, con la partecipazione, a fianco agli archeologi, di biologi, botanici, geologi, chimici, antropologi, ma anche di restauratori, architetti, ingegneri per la parte di musealizzazione e conservazione.

La missione archeologica della Sapienza ad Arslantepe (Turchia): ricerca, cooperazione e valorizzazione di un sito Unesco / Balossi Restelli, Francesca; Frangipane, Marcella. - In: SCIENZE DELL'ANTICHITÀ. - ISSN 1123-5713. - 29:3(2023), pp. 23-34.

La missione archeologica della Sapienza ad Arslantepe (Turchia): ricerca, cooperazione e valorizzazione di un sito Unesco

Balossi Restelli, Francesca;Frangipane, Marcella
2023

Abstract

Gli scavi portati avanti ad Arslantepe dalla Università Sapienza di Roma, inizialmente in collaborazione con l’Università di Pavia, sono iniziati nel 1961, finalizzati allo studio delle fasi di occupazione dell’età del Ferro, quando Melid (il nome è presente nei testi assiri) era la capitale di uno dei regni neo-ittiti. Il sito, che si trova nella fertile piana di Malatya, in Turchia orientale, ha presto mostrato di avere una lunghissima sequenza di occupazione, ininterrotta per lo meno dal 5300 a.C. fino alla distruzione della città neo-ittita da parte del re neo assiro Sargon II nel 712 a.C. A questo seguono comunque delle occupazioni sporadiche in epoca romana e poi ottomana e l’ultimo momento di vita del sito è quando attorno al 1000-1100 d.C. viene usato come necropoli cristiana1. In questi sessant’anni il gruppo di lavoro impegnato nello studio dei resti rinvenuti ad Arslantepe è cresciuto moltissimo, contando oggi ricercatori da più di 20 università e istituti di ricerca italiani e stranieri. Si tratta di un progetto di carattere fortemente multidisciplinare, come è oggi caratteristica propria della ricerca archeologica, con la partecipazione, a fianco agli archeologi, di biologi, botanici, geologi, chimici, antropologi, ma anche di restauratori, architetti, ingegneri per la parte di musealizzazione e conservazione.
2023
archeologia;anatolia;scavi;adobe;UNESCO
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La missione archeologica della Sapienza ad Arslantepe (Turchia): ricerca, cooperazione e valorizzazione di un sito Unesco / Balossi Restelli, Francesca; Frangipane, Marcella. - In: SCIENZE DELL'ANTICHITÀ. - ISSN 1123-5713. - 29:3(2023), pp. 23-34.
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