Un film di pace e di guerra ante litteram: lettura storico-religiosa dello scudo di Aeneas fra ritualità, mitopoiesi e comunicazione

Di fatto, il cinema costituisce una modalità di mitopoiesi contemporanea. L’interazione con la scienza non fa che alimentare questa predisposizione. La mitopoiesi agisce però anche nel passato, nella memoria, nella storia, nella tradizione così da divenire una opportunità di guardare avanti e di costruire una visione plausibile del futuro. L’antica Roma – in particolare nella sua declinazione identificata con l’Impero di Augusto e della sua potente macchina mitologico-rituale – rappresenta un momento significativo per quantità di materiali prodotti che ci sono pervenuti. La sacra scena del potere augusteo si articola in creazioni architettoniche, recupero di apparati mitico-rituali, elaborazione artistico-letteraria. Insieme al conseguimento e al mantenimento del potere si assiste ad una vivida celebrazione ideologica delle sue strutture. Gli autori di corte hanno una funzione essenziale in questa opera e Virgilio ne è notoriamente uno degli artefici principali L’Eneide rappresenta un della storia alla rovescia in cui la narrazione torna indietro verso il passato per proiettarsi verso il futuro. Tra gli strumenti capaci di compiere una funzione narrative del genere troviamo lo scudo di Enea su cui è incentrato il contributo.