Tema con variazioni. A proposito di due disegni cinquecenteschi per villa Giulia

Tra i molti disegni riguardanti Villa Giulia redatti a fini di studio, di progetto, o di rilievo, poco interesse hanno suscitato due fogli appartenuti al bolognese Ottaviano Mascarino (1536-1606), allievo di Jacopo Barozzi da Vignola (1507-1573), uno dei maestri cui può ricondursi l’ideazione della villa. Di mano diversa, raffigurano entrambi particolari in alzato: il primo, in proiezione ortogonale e acquarellato, è di alta qualità grafica; il secondo, con scorci prospettici, tracciato semplicemente a penna, è molto meno raffinato. Compaiono nel più antico inventario dell’Accademia di San Luca (1712) insieme ad una pianta identificabile con lo scomparso «disegno White», l’importante masterplan della villa. Entrambi i disegni sono legati al cantiere, seppur non facilmente classificabili quanto a tipologia. Alla base dell’uno e dell’altro si possono individuare alcuni particolari dell’edificio reale: il portale principale, per quello acquarellato, e la finestra nord del piano terra (la stessa che compare sul prospetto della medaglia commemorativa di Giulio III, che documenta un progetto poi modificato), per l’altro. Il disegno del portale, con una scritta che lo riferisce alla «vigna di Papa Giulio III», si differenzia da quello dell’odierna facciata per l’assenza delle nicchie laterali e del registro superiore: potrebbe trattarsi di un altro portale, oggi scomparso, d’ingresso ad una vigna facente parte del complesso. L’analisi dei due disegni e della loro finalità permette di comprendere meglio la storia della villa romana.