La tesi parte dall’emergenza sanitaria da Covid 19 che ha imposto risposte rapide nella gestione politica della città a cui piani urbanistici, i tempi e la burocrazia ad essi correlati non hanno saputo far fronte, in particolare per quello che riguarda lo spazio pubblico. Restando chiusi nelle nostre case a lungo abbiamo però capito che il tempo e lo spazio sono la cosa più preziosa di questa epoca e che la loro qualità e il loro valore dovrebbero essere posti come priorità nella nostra vita sociale, pubblica e privata. Lo spazio pubblico, o meglio, il common space diventa il cardine della nuova città post pandemia e nello specifico gli spazi aerei, ovvero i tetti che proprio durante la pandemia si sono rivelati fondamentali, interpretando differenti funzioni. I tetti quindi si rivelano come nuovo layer per lo spazio comune della città post-pandemica perché offrono diverse risposte tra cui: soluzioni di densificazione urbana, risposte al cambiamento climatico, promozione della sostenibilità e quindi un miglioramento della qualità della vita. Lo studio dei tetti in urbanistica offre quindi l’opportunità di esplorare nuovi orizzonti per lo sviluppo urbano. Attraverso la ricerca e l’innovazione in questo campo, è possibile contribuire alla creazione di città più resilienti, inclusive e vivibili, questo è quello per cui nasce e che si propone questo studio. In particolare le strategie adattive di riuso dello spazio aereo corrispondono a strategie pianificate e programmate di riutilizzo di superfici aeree precedenti alla pandemia in territori europei tradizionalmente più innovativi, come vedremo, sono molte infatti le città che già prima del 2020 avevano attuato ragionamenti sulle superfici aeree come superfici utili a differenti scopi in relazione al tema della densità e a come diminuirà lo spazio negli anni futuri. Nella sezione dedicata alla tassonomia vengono analizzati attraverso schede dedicate circa 60 casi studio di utilizzo innovativo di questi spazi e piani e programmi applicativi di strategie aeree. Gli obiettivi sono quelli di identificare le potenzialità dei tetti e le diverse modalità di rigenerazione, valutare gli impatti ambientali, sociali ed economici della rigenerazione dei tetti, capire quali normative si possano applicare alla città aerea, coinvolgere attivamente i cittadini, i proprietari e le amministrazioni locali nel processo di rigenerazione dei tetti, fornire raccomandazioni pratiche e linee guida per la pianificazione e l’implementazione di progetti aerei.

Aerial city. Reactivating rooftops: a new layer for the common space / Sangriso, Silvia. - (2024 Oct 09).

Aerial city. Reactivating rooftops: a new layer for the common space

SANGRISO, SILVIA
09/10/2024

Abstract

La tesi parte dall’emergenza sanitaria da Covid 19 che ha imposto risposte rapide nella gestione politica della città a cui piani urbanistici, i tempi e la burocrazia ad essi correlati non hanno saputo far fronte, in particolare per quello che riguarda lo spazio pubblico. Restando chiusi nelle nostre case a lungo abbiamo però capito che il tempo e lo spazio sono la cosa più preziosa di questa epoca e che la loro qualità e il loro valore dovrebbero essere posti come priorità nella nostra vita sociale, pubblica e privata. Lo spazio pubblico, o meglio, il common space diventa il cardine della nuova città post pandemia e nello specifico gli spazi aerei, ovvero i tetti che proprio durante la pandemia si sono rivelati fondamentali, interpretando differenti funzioni. I tetti quindi si rivelano come nuovo layer per lo spazio comune della città post-pandemica perché offrono diverse risposte tra cui: soluzioni di densificazione urbana, risposte al cambiamento climatico, promozione della sostenibilità e quindi un miglioramento della qualità della vita. Lo studio dei tetti in urbanistica offre quindi l’opportunità di esplorare nuovi orizzonti per lo sviluppo urbano. Attraverso la ricerca e l’innovazione in questo campo, è possibile contribuire alla creazione di città più resilienti, inclusive e vivibili, questo è quello per cui nasce e che si propone questo studio. In particolare le strategie adattive di riuso dello spazio aereo corrispondono a strategie pianificate e programmate di riutilizzo di superfici aeree precedenti alla pandemia in territori europei tradizionalmente più innovativi, come vedremo, sono molte infatti le città che già prima del 2020 avevano attuato ragionamenti sulle superfici aeree come superfici utili a differenti scopi in relazione al tema della densità e a come diminuirà lo spazio negli anni futuri. Nella sezione dedicata alla tassonomia vengono analizzati attraverso schede dedicate circa 60 casi studio di utilizzo innovativo di questi spazi e piani e programmi applicativi di strategie aeree. Gli obiettivi sono quelli di identificare le potenzialità dei tetti e le diverse modalità di rigenerazione, valutare gli impatti ambientali, sociali ed economici della rigenerazione dei tetti, capire quali normative si possano applicare alla città aerea, coinvolgere attivamente i cittadini, i proprietari e le amministrazioni locali nel processo di rigenerazione dei tetti, fornire raccomandazioni pratiche e linee guida per la pianificazione e l’implementazione di progetti aerei.
9-ott-2024
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Note: Aerial city_Tesi di dottorato Silvia Sangriso
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1722518
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