L'alfabeto peligno, come quello ereditato dai latini nel IV-III secolo a.C., in origine non distingueva graficamente tra consonanti deboli e intense. In latino tale distinzione si presenta graficamente a partire soltanto dal III sec. a.C. a seguito di una riforma ortografica. Un'attenta analisi dei dati del corpus epigrafico peligno rivela che gli effetti di questa riforma ortografica promanata da Roma si sono diffusi in tutta la comunità latinofona a partire dal II secolo a.C. arrivando perfino fra le popolazioni italiche come i Peligni. Gli stretti contatti nel tempo tra Latini e Peligni, nella regione abruzzese, hanno creato infatti una fitta rete di influenze che si riflette nel corpus epigrafico di entrambe le lingue. Le oscillazioni grafiche tra forme geminate e deboli riscontrate nel corpus dei Peligni sono da intendersi come il risultato di un'accettazione ancora 'imperfetta' o parziale della riforma ortografica della geminatio da Roma, mediata dagli ambienti 'dialettali' o regionali latini.
Note sulla geminatio consonantium nel corpus epigrafico peligno / Iacozzilli, Federico. - In: STUDI E SAGGI LINGUISTICI. - ISSN 2281-9142. - (2024). [10.4454/ssl.v62i1.377]
Note sulla geminatio consonantium nel corpus epigrafico peligno
Federico Iacozzilli
2024
Abstract
L'alfabeto peligno, come quello ereditato dai latini nel IV-III secolo a.C., in origine non distingueva graficamente tra consonanti deboli e intense. In latino tale distinzione si presenta graficamente a partire soltanto dal III sec. a.C. a seguito di una riforma ortografica. Un'attenta analisi dei dati del corpus epigrafico peligno rivela che gli effetti di questa riforma ortografica promanata da Roma si sono diffusi in tutta la comunità latinofona a partire dal II secolo a.C. arrivando perfino fra le popolazioni italiche come i Peligni. Gli stretti contatti nel tempo tra Latini e Peligni, nella regione abruzzese, hanno creato infatti una fitta rete di influenze che si riflette nel corpus epigrafico di entrambe le lingue. Le oscillazioni grafiche tra forme geminate e deboli riscontrate nel corpus dei Peligni sono da intendersi come il risultato di un'accettazione ancora 'imperfetta' o parziale della riforma ortografica della geminatio da Roma, mediata dagli ambienti 'dialettali' o regionali latini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.