Introduzione Il costrutto “avere uno scopo nella vita”, che è una componente centrale del paradigma eudaimonico di benessere, è stato scarsamente esplorato nell’adolescenza. Eppure questa fase della vita è caratterizzata dallo sviluppo dell'identità e rappresenta un periodo-chiave per l’eventuale insorgenza di disturbi mentali. Obiettivi Scopo del presente lavoro era di esplorare diversi fattori sociodemografici e dimensioni di malessere/benessere ed esaminare quali di loro fossero maggiormente associati ad avere uno scopo della vita. Metodo Metodo: I dati sono stati raccolti in un campione di 444 adolescenti italiani (età media = 16,30 [DS = 1,50]; 14- 20 anni; 58% ragazze). Sono state somministrate misure validate di stress, ansia, depressione (The Depression Anxiety and Stress Scale-21, DASS-21); rabbia (State-Trait Anger Expression Inventory-2 Child and Adolescent, STAXI-2C/A); mindfulness (Child and Adolescent Mindfulness Measure, CAMM); odio verso se stessi, inadeguatezza di sé; gentilezza verso se stessi (The Forms of Self-Criticizing and Self-Reassuring Scale, FSCRS); isolamento (Self-Compassion Scale, SCS). Sono state misurate anche alcune variabili socio-demografiche come l’età, il sesso e il luogo di nascita. Risultati I sintomi depressivi e lo scopo nella vita sono risultati associati in tutti i modelli statistici: le analisi di correlazione, di regressione e la network analysis hanno mostrato che un più forte scopo nella vita era associato a sintomi depressivi più bassi. Si potrebbe ipotizzare che i ragazzi con maggiore scopo nella vita abbiano obiettivi più chiari in mente, siano più motivati e fiduciosi di poterli raggiungere, e si impegnino di più in attività che hanno valore per loro. Inoltre, gli adolescenti con maggiore scopo nella vita sono risultati anche meno critici e più compassionevoli con se stessi. Si può ipotizzare che questo aspetto faciliti l’impegno a perseguire i propri obiettivi e seguire i propri valori. Conclusioni I nostri risultati evidenziano il ruolo cruciale di avere uno scopo nella vita nel benessere degli adolescenti, in quanto può proteggere dal rischio di depressione e può contribuire al benessere generale, in linea con altri studi sul ruolo benefico dello scopo nella vita (Pizzolato et al., 2011; Askeland et al., 2020; Chen and Cheng, 2020; Abdul Kadir and Mohd, 2021; Chen et al., 2021).
Avere uno scopo nella vita: risorsa per il benessere e fattore protettivo contro la depressione negli adolescenti / Barcaccia, Barbara; Cervin, Matti; Di Consiglio, Micaela; Papa, Carolina; Ganucci Cancellieri, Uberta; Couyoumdjian, Alessandro. - (2024). (Intervento presentato al convegno Giornate Nazionali di Psicologia Positiva, XVI Edizione, Roma, LUMSA, 14-15 giugno 2024. tenutosi a LUMSA, Rome, Italy).
Avere uno scopo nella vita: risorsa per il benessere e fattore protettivo contro la depressione negli adolescenti
Barbara BarcacciaPrimo
;Micaela Di Consiglio;Carolina Papa;Alessandro CouyoumdjianUltimo
2024
Abstract
Introduzione Il costrutto “avere uno scopo nella vita”, che è una componente centrale del paradigma eudaimonico di benessere, è stato scarsamente esplorato nell’adolescenza. Eppure questa fase della vita è caratterizzata dallo sviluppo dell'identità e rappresenta un periodo-chiave per l’eventuale insorgenza di disturbi mentali. Obiettivi Scopo del presente lavoro era di esplorare diversi fattori sociodemografici e dimensioni di malessere/benessere ed esaminare quali di loro fossero maggiormente associati ad avere uno scopo della vita. Metodo Metodo: I dati sono stati raccolti in un campione di 444 adolescenti italiani (età media = 16,30 [DS = 1,50]; 14- 20 anni; 58% ragazze). Sono state somministrate misure validate di stress, ansia, depressione (The Depression Anxiety and Stress Scale-21, DASS-21); rabbia (State-Trait Anger Expression Inventory-2 Child and Adolescent, STAXI-2C/A); mindfulness (Child and Adolescent Mindfulness Measure, CAMM); odio verso se stessi, inadeguatezza di sé; gentilezza verso se stessi (The Forms of Self-Criticizing and Self-Reassuring Scale, FSCRS); isolamento (Self-Compassion Scale, SCS). Sono state misurate anche alcune variabili socio-demografiche come l’età, il sesso e il luogo di nascita. Risultati I sintomi depressivi e lo scopo nella vita sono risultati associati in tutti i modelli statistici: le analisi di correlazione, di regressione e la network analysis hanno mostrato che un più forte scopo nella vita era associato a sintomi depressivi più bassi. Si potrebbe ipotizzare che i ragazzi con maggiore scopo nella vita abbiano obiettivi più chiari in mente, siano più motivati e fiduciosi di poterli raggiungere, e si impegnino di più in attività che hanno valore per loro. Inoltre, gli adolescenti con maggiore scopo nella vita sono risultati anche meno critici e più compassionevoli con se stessi. Si può ipotizzare che questo aspetto faciliti l’impegno a perseguire i propri obiettivi e seguire i propri valori. Conclusioni I nostri risultati evidenziano il ruolo cruciale di avere uno scopo nella vita nel benessere degli adolescenti, in quanto può proteggere dal rischio di depressione e può contribuire al benessere generale, in linea con altri studi sul ruolo benefico dello scopo nella vita (Pizzolato et al., 2011; Askeland et al., 2020; Chen and Cheng, 2020; Abdul Kadir and Mohd, 2021; Chen et al., 2021).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.