I disegni geometrici provenienti dal mondo islamico hanno sempre affascinato per la loro fantasia e il loro rigore geometrico. La struttura visiva del ‘disegno’ islamico presenta due declinazioni di base: la ‘calligrafia’, con l’uso dell’alfabeto arabo, una delle grandi tradizioni calligrafiche del mondo; e l’orna- mentazione astratta. Questa arte di puro ornamento si basa su due pilastri portanti: la geometria, la suddivisione armonica del piano che origina disegni intrecciati; e le forme vegetali idealizzate. Ma più si analizzano gli aspetti formali e geometrici presenti nell’ampio spazio del Medioriente, più ci si rende conto che esistono anche altre culture che presentano aspetti formali simili che fanno pensare ad una comune sensibilità e un comune humus che ha dato origine a diversi ‘frutti creativi. La nostra ricerca analizza forme decorative circolari, e prende spunto dai motivi geometrici islamici per addentrarsi (se pur parzialmente) nel mondo quasi inesplorato degli intrecci armeni, esplorando- ne la struttura attraverso la lettura di forme geometriche e di simmetrie. Due mondi separati dalle diverse religioni, ma ‘sottilmente uniti da queste forme di decorazione realizzate attraverso la rappre- sentazione dell’’intreccio’: una tecnica artigianale apparentemente semplice, ma in grado di costruire forme e ‘disegni’ di una complessità tale che la loro analisi grafica e geometrica rivela ogni volta nuovi aspetti, suggerendo così una nuova comprensione e una nuova ermeneusi.
Da Abyaneh a Noravank. La dis-misura degli intrecci mediorientali / Carpiceci, Marco; Schiavo, Antonio. - (2024), pp. 2451-2470. (Intervento presentato al convegno 45° CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI DOCENTI DELLE DISCIPLINE DELLA RAPPRESENTAZIONE CONGRESSO DELLA UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO tenutosi a Padova e Venezia) [10.3280/oa-1180-c595].
Da Abyaneh a Noravank. La dis-misura degli intrecci mediorientali
Marco Carpiceci;Antonio Schiavo
2024
Abstract
I disegni geometrici provenienti dal mondo islamico hanno sempre affascinato per la loro fantasia e il loro rigore geometrico. La struttura visiva del ‘disegno’ islamico presenta due declinazioni di base: la ‘calligrafia’, con l’uso dell’alfabeto arabo, una delle grandi tradizioni calligrafiche del mondo; e l’orna- mentazione astratta. Questa arte di puro ornamento si basa su due pilastri portanti: la geometria, la suddivisione armonica del piano che origina disegni intrecciati; e le forme vegetali idealizzate. Ma più si analizzano gli aspetti formali e geometrici presenti nell’ampio spazio del Medioriente, più ci si rende conto che esistono anche altre culture che presentano aspetti formali simili che fanno pensare ad una comune sensibilità e un comune humus che ha dato origine a diversi ‘frutti creativi. La nostra ricerca analizza forme decorative circolari, e prende spunto dai motivi geometrici islamici per addentrarsi (se pur parzialmente) nel mondo quasi inesplorato degli intrecci armeni, esplorando- ne la struttura attraverso la lettura di forme geometriche e di simmetrie. Due mondi separati dalle diverse religioni, ma ‘sottilmente uniti da queste forme di decorazione realizzate attraverso la rappre- sentazione dell’’intreccio’: una tecnica artigianale apparentemente semplice, ma in grado di costruire forme e ‘disegni’ di una complessità tale che la loro analisi grafica e geometrica rivela ogni volta nuovi aspetti, suggerendo così una nuova comprensione e una nuova ermeneusi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Carpiceci_Da Abyaneh a Noravank_2024.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
2.91 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.91 MB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.