In un periodo in cui l'architettura europea era mossa dal motore della ricostruzione postbellica, il rapporto tra il nuovo e l'esistente ruotava attorno a due poli predominanti: la tutela del patrimonio e l'adattamento del linguaggio ereditato dal Movimento Moderno rispetto alla tradizione. A partire dagli anni Cinquanta, in nome di un'esigenza di riscatto civile e collettivo, il dibattito si sposta dal “linguaggio”, tema caro alla modernità, al “processo” inteso come strumento di ricerca progettuale. È in questo quadro teorico e operativo che possiamo collocare il precoce e brillante esordio di José María García de Paredes, che in quegli anni assunse un ruolo di primo piano e un'influenza duratura nella teoria e nella pratica architettonica tra Spagna e Italia. In oltre quarant'anni di lavoro intellettuale, García de Paredes, laureato nel 1950 all'ETSAM e borsista dell'Accademia Reale di Spagna a Roma, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, ha progettato e pubblicato le sue opere su importanti riviste anche internazionali e ha coniato un linguaggio moderno che nasce e matura da un contemporaneo impegno creativo e critico, e rivendica il diritto a un modo alternativo e corale di fare architettura indagando al contempo le radici del passato. García de Paredes si interessa di architettura per la comunità, cioè di creare contenitori che favoriscano nuove relazioni collettive, e si dedica alla ricerca nel campo dell'architettura.

Proyectos compartidos. Shared projects / Morgia, Federica. - In: ARQUITECTURA VIVA. - ISSN 0214-1256. - (2024), pp. 40-59.

Proyectos compartidos. Shared projects

Federica Morgia
2024

Abstract

In un periodo in cui l'architettura europea era mossa dal motore della ricostruzione postbellica, il rapporto tra il nuovo e l'esistente ruotava attorno a due poli predominanti: la tutela del patrimonio e l'adattamento del linguaggio ereditato dal Movimento Moderno rispetto alla tradizione. A partire dagli anni Cinquanta, in nome di un'esigenza di riscatto civile e collettivo, il dibattito si sposta dal “linguaggio”, tema caro alla modernità, al “processo” inteso come strumento di ricerca progettuale. È in questo quadro teorico e operativo che possiamo collocare il precoce e brillante esordio di José María García de Paredes, che in quegli anni assunse un ruolo di primo piano e un'influenza duratura nella teoria e nella pratica architettonica tra Spagna e Italia. In oltre quarant'anni di lavoro intellettuale, García de Paredes, laureato nel 1950 all'ETSAM e borsista dell'Accademia Reale di Spagna a Roma, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, ha progettato e pubblicato le sue opere su importanti riviste anche internazionali e ha coniato un linguaggio moderno che nasce e matura da un contemporaneo impegno creativo e critico, e rivendica il diritto a un modo alternativo e corale di fare architettura indagando al contempo le radici del passato. García de Paredes si interessa di architettura per la comunità, cioè di creare contenitori che favoriscano nuove relazioni collettive, e si dedica alla ricerca nel campo dell'architettura.
2024
En un periodo en el que la arquitectura europea se movía gracias al motor de la reconstrucción de posguerra, la relación entre lo nuevo y lo existente se daba en torno a dos polos predominantes: la protección del patrimonio y la adecuación al lenguaje heredado del Movimiento Moderno en relación con la tradición. A partir de los años cincuenta, y en nombre de una necesidad de redención civil y colectiva, el debate pasó del ‘lenguaje’, tema querido por la modernidad, al ‘proceso’ entendido como herramienta de investigación del diseño. Es en este marco teórico y operativo donde se puede situar el precoz y brillante debut de José María García de Paredes, que asumió en aquellos años un papel protagonista y de influencia duradera en la teoría y la práctica arquitectónicas a caballo entre España e Italia. A lo largo de más de cuarenta años de trabajo intelectual, García de Paredes, graduado en 1950 por la ETSAM y becario de la Real Academia de España en Roma, recibió numerosos premios y reconocimientos, proyectó y publicó sus obras en importantes revistas, incluidas las internacionales, y acuñó un lenguaje moderno que nace y madura de un compromiso simultáneo, creativo y crítico, y reivindica el derecho a una forma alternativa y coral de hacer arquitectura al mismo tiempo que indaga en las raíces del pasado. A García de Paredes le interesa la arquitectura para la comunidad, esto es, le interesa crear contenedores que propicien nuevas relaciones colectivas, y se dedica a investigar sus tipos y procesos. Por medio de un modelo sistémico que ve en la concepción y construcción del proyecto una síntesis de habilidades técnicas y artísticas, el arquitecto español se mueve en una serie de grupos de trabajo animados por pintores, escultores, técnicos instaladores, ingenieros estructurales, artesanos y diseñadores contratados ad hoc para dar soluciones a tareas específicas.
progettazione; architettura spagnola; architettura moderna
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Proyectos compartidos. Shared projects / Morgia, Federica. - In: ARQUITECTURA VIVA. - ISSN 0214-1256. - (2024), pp. 40-59.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1721664
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